Rubavano componenti di elicottero, due arresti

Trapelano indiscrezioni su un'operazione della procura di Busto e dei carabinieri di Varese

Rubava pezzi di elicotteri e li rivendeva sottobanco. E’ con questa
accusa che un cinquentenne di Bellinzago (Novara) che ha lavorato per anni all’Agusta come magazziniere è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri di Varese. Arrestato, nella stessa operazione, anche un altro dipendente dell’azienda, residente nel Varesotto. L’uomo di Bellinzago, in particolare, avrebbe stoccato in una autorimessa privata pezzi provenienti da magazzini aziendali della ditta di elicotteri, e avrebbe poi gestito in proprio una compravendita. E’ stato fermato il 20 novembre, nella zona di Lonate Pozzolo, dove tra l’altro ha sede il Logistic Centre di Agusta Westland, probabilmente incappato in una  imboscata tesagli dalle forze dell’ordine. Magazziniere, era in prepensionamento dal luglio del 2006.
Davanti al pm, che lo ha interrogato nel carcere di Busto Arsizio, ha sostanzialmente ammesso di aver rubato materiali – si parla tra l’altro di pompe e manometri – nel corso degli ultimi dieci anni, cercando però di limitare le sue responsabilità a poche compravendite per un valore di denaro esiguo.
«E’ vero – spiega il legale, l’avvocato di Novara Vittorio Cocito – ha sostanzialmente ammesso di aver riciclato alcuni pezzi che secondo le disposizioni dovevano essre inviati in discarica, e invece di smaltirli lui se li portava a casa».
L’uomo è stato interrogato dal pm il 22 novembre, il 23 la
convalida del fermo
. Nel frattempo le accuse, sempre secondo quanto
riferisce il difensore, sono state ricalibrate: «Le accuse
iniziali ipotizzate – spiega l’avvocato – erano associazione per
delinquere, ricettazione e furto di segreti industriali, mentre sono
state derubricate a furto aggravato
». Gli arresti
domiciliari non sono stati concessi, e l’uomo rimane in carcere a
Busto Arsizio.

AgustaWestland conferma di sapere dell’esistenza di indagini da parte delle autorità competenti, ma non rilascia alcuna
dichiarazione. L’inchiesta, tuttavia, sarebbe ancora in corso ed è diretta dalla procura della repubblica di Busto Arsizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2007
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