Nuovo Liceo Artistico: “a che punto siamo”?

Lo chiede il consigliere comunale Berteotti (Ulivo-PD)

Riceviamo e pubblichiamo

Il 28 febbraio dello scorso anno, il Candidato Presidente alla Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, ha posto la prima pietra per la costruzione del nuovo Liceo Artistico Statale di Busto Arsizio, alla presenza del sindaco di Busto Arsizio Gianluigi Farioli.

Entro fine 2009 lo stabile avrebbe dovuto essere consegnato e reso operativo, ma nessuno dei lavori di salvaguardia e messa a norma previsti è stato posto in essere e completato.

Basta stare qualche minuto in sala docenti per un colloquio per rendersi conto delle precarie condizioni in cui si deve operare in una scuola frequentata da oltre 1.000 studenti.

Anche per questo ho formulato una interrogazione a risposta scritta in data 21 novembre 2007 che chiede appunto di conoscere la situazione relativa a questo intervento.

Il silenzio dell’Amministrazione su questo punto parla più di qualsiasi lungo discorso.

Le ingenuità procedurali e notarili che sono state all’origine di vari problemi sono note, ma non sono invece altrettanto note le contromisure assunte.

Un ritardo che finirà per coinvolgere inevitabilmente anche la Fondazione che gestirà il centro socio-culturale per i giovani, già unilateralmente denominata Blini, che dovrà essere ospitata dalla sezione del Liceo Artistico presente nello storico stabile di piazza Trento e Trieste.

Il fatto di avere avuto un ormai ex Presidente di Provincia di Busto Arsizio non ha portato alla città alcun beneficio, nemmeno per le cose per cui era logico aspettarsi un supporto deciso e convinto.

Ora diviene evidente che dopo un anno la campagna elettorale di Reguzzoni era fondata su promesse che non potevano essere mantenute: Borsano e l’intera città non hanno ricevuto i contributi a mitigazione di ACCAM, il piano provinciale dei rifiuti e quello dei trasporti sarà rimandato forse alla prossima amministrazione; nemmeno una parola spesa per le stazioni ferroviarie e per le condizioni dei pendolari (ha detto di più sua moglie), e via così.

Solo la Chiesa di San Michele può vantare di aver visto arrivare contributi per la sistemazione delle proprie antiche crepe, ma sinceramente i conti non tornano.

Come “consolazione” avremo forse un nuovo parlamentare di Busto Arsizio a Roma, la quale sarà pure ladrona ma è sempre molto appetita anche dalla Lega Nord.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2008
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