Passa il bilancio 2008, ma mezza Lega non lo vota

Caos totale nelle votazioni finali, dopo cinque ore di seduta-fiume: non passa per mancanza del numero legale il regolamento sull'occupazione di suolo pubblico

Il bilancio di previsione 2008, e il collegato triennale 2008-2010 passano in consiglio comunale, ma nella maggioranza si aprono crepe di non poco conto, e anche l’assemblea stessa non ci fa un figurone. Mezza Lega Nord non ha votato il bilancio: Gianfranco Tosi, Luciana Ruffinelli e Antonio Raimondi (che serve a Farioli un gelato al veleno), a differenza del presidente Speroni e di Livio Pinciroli, non hanno preso infatti parte al voto, conclusosi con un 14 a 7 – più due astenuti e quattro non votanti – tecnicamente rischiosissimo. Se l’opposizione avesse capito quanto si preparava e non avesse partecipato al voto, l’amministrazione sarebbe andata a casa. Poco prima un emendamento leghista per aggiungere la classica limitazione dei cinque anni di residenza in città ad una mozione d’indirizzo a carattere sociale di Donatella Fraschini (FI) era stata respinta: forse da qui l’impuntarsi del gruppo consiliare del Carroccio – ma Tosi&Co. gettano subito acqua sul fuoco. Chi vivrà vedrà.

Grotteschi anche alcuni qui pro quo visti sempre al voto finale sul bilancio, dove per errore è successo che Berteotti (PD) abbia votati a favore e il fedelissimo veterano Pellegatta (AN) contro… Il tutto a conferma del fatto che il voto elettronico, invece di semplificare le cose, è fonte inesauribile di aneddoti gustosi. Ma non è tutto: in precedenza la maggioranza, in una confusa fase di voti consecutivi, non era riuscita a far passare le modifiche al regolamento sull’occupazione di suolo pubblico perchè appena dodici consiglieri avevano preso parte al voto (!), invece dei quindici richiesti. Col che i tavolini all’aperto sui parcheggi restano fuorilegge. Il caos ha regnato in aula, complici stanchezza, confusione e ora tarda. Si era infatti giunti al punto che i consiglieri, molti dei quali non  vevano sottomano la pioggia di emendamenti ai vari elementi del bilancio e collegati, non capivano più cosa stessero votando, di conseguenza rinunciando a prendere parte alle operazioni di voto: fino al comico patatrac di cui sopra.

Il tutto, con le lunghe discussioni in merito al bilancio – l’ultimo per Alberto Cattaneo, che ha annunciato le proprie dimissioni effettive da oggi – è stato seguito da un folto pubblico. La seduta in consiglio si era infatti aperta con l’afflusso, governato dalla Polizia Locale, di dozzine di ragazzi venuti a protestare contro i provvedimenti che vietano al Vanity bar di viale Diaz di tenere aperto il proprio dehors, inviso ai residenti della zona per il chiasso. Niente a che fare con il già citato regolamento, che rimane ancora quello emendato da Porfidio e a suo tempo approvato all’unanimità dal consiglio comunale: infatti in questo caso non c’è alcun problema di occupazione di posti auto. Anzi, in un paradossale capovolgimento, è stato Porfidio stesso, che pure sostiene da tempo la chiusura serale di kebab e gastronomie varie, a farsi paladino dei ragazzi, anche se il punto specifico non era in discussione. Più avanti ai ragazzi si sostituiranno, sempre armati di cartelli di protesta, gli inquilini delle case ALER in protesta contro gli aumenti causati dalle nuove disposizioni regionali in materia di affitti. Sarà per il PD Erica D’Adda a farsene portavoce con una mozione d’indirizzo poi rinviata per approfondimenti in commissione.

Da segnalare infine, in apertura, l’approvazione della delibera sulle aree PEEP, con il limite per la scadenza dei vincoli alla vendita fissato in diciotto anni su proposta della Lega Nord. Almeno qui, con soddisfazione degli interessati, proprietari e agenzie immobiliari, non ci sono stati intoppi e la misura è passata all’unanimità.

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Pubblicato il 06 Maggio 2008
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