Cambia il vertice del Comitato Commercianti, Francesco Scudier nuovo Presidente

Dopo 10 anni Rudy Collini passa il testimone della presidenza del Comitato Commercianti del Centro Cittadino. "Le difficoltà si superano solo facendo rete", spiega Scudier mentre annuncia il suo programma per portare la città al centro di Expo

«Forse era più difficile 10 anni fa convincere i commercianti ad entrare nel Comitato. Oggi, con la crisi, tutti sanno che è meglio tirar fuori la testa dalla propria bottega e unire le energie con gli altri». Sono queste le prime parole che Francesco Scudier usa dopo essersi insediato al vertice del Comitato dei Commercianti del Centro Cittadino. Dopo 10 anni, infatti, Rudy Collini lascia il posto «per dedicarmi ad altri incarichi», spiega. La situazione di oggi è però estremamenti diversa a quella trovata 10 anni fa. «In questi entusiasmanti anni abbiamo affrontato numerosi mutamenti -ricorda Collini- primo tra tutti l’avvicinamento tra pubblico e privato con la nascita del Distretto del Commercio». E poi naturalmente la crisi. E’ proprio da questa nuova situazione che il comitato a guida Scudier dovrà ripartire «tenendo sempre ben presente che il nostro obiettivo primario è questo territorio», spiega il nuovo presidente.
Il Comitato «è il cuore pulsante del commercio e noi dobbiamo far di tutto per allargare la sua base» annuncia il patron di Eurolandia, coniando quello che potrebbe diventare lo slogan della sua presidenza: «Serrande alzate e luci accese». E’ solo in questo modo che «possiamo mandare il messaggio di una città viva, sicura, dinamica in cui il commerciante non si limita a vendere qualcosa ma offre un vero servizio alla cittadinanza». Un obiettivo ambizioso che verrà raggiunto puntando anche molto sui social media «per coinvolgere sempre più sia i commercianti che i clienti».
Inevitabile, però, sarà il dover affrontare anche la questione della crisi economica che porta molti negozianti ad abbassare definitivamente le serrande. «La crisi c’è ma almeno in centro non è catastrofica», spiega Scudier. Anche se il rapporto tra aperture e chiusure è leggermente negativo «nelle vie principali c’è un buon turn over e i negozi che chiudono vengono rapidamente sostituiti». Certo è che il rischio concreto è quello che «queste sostituzioni, se incontrollate, possono mettere a rischio la qualità e l’eterogeneità della zona» e proprio per questo il Comitato punterà ad intessere rapporti sempre più stretti con le società immobiliari. Anche perchè «sono proprio i canoni d’affitto ad essere una delle cause principali nella chiusura dei nagozi».
I lavori da mettere in campo sono dunque tanti «e per questo apprezziamo la recente delega al Commercio di Massimo Rogora» ma lo sguardo di Scudier guarda già oltre. Al 2015. In arrivo ci sono 20 milioni di persone per Expo, «cerchiamo di intercettarle».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2013
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