Catalano “graziato” dai colleghi deputati: “Restituirà i soldi”

I deputati del Movimento 5 Stelle danno un'altra possibilità al parlamentare bustocco accusato dai suoi di non aver rispettato il codice di comportamento ma i militanti della provincia di Varese non ci stanno: "Venga a chiarire tra i suoi elettori"

I colleghi in Parlamento chiudono il caso Ivan Catalano sulla vicenda della mancata restituzione di parte dello stipendio, in violazione al regolamento del Movimento, ma i militanti pentastellati della provincia di Varese attendono ancora un chiarimento. Questo è quanto ha comunicato il gruppo alla Camera dei deputati 5 Stelle:

Il parlamentare lombardo si è impegnato di fronte all’assemblea del gruppo a rendicontare tutte le spese e a restituire i soldi precedentemente ricevuti, anche se a rate. Il deputato eletto in provincia di Varese ha rischiato l’espulsione per aver violato il codice di comportamento degli eletti M5S perché, tra marzo e agosto, ha restituito appena 190 euro dei benefit ricevuti. Prima del “processo” Catalano si era difeso sostenendo di avere utilizzato i soldi per “aiutare persone a lui vicine”.

Questo è, invece, quanto comunica il Movimento 5 Stelle della provincia di Varese che si dichiara per nulla soddisfatto del comportamento del deputato bustocco:

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle della provincia di Varese hanno aperto in queste settimane una discussione partecipata sull’operato del parlamentare portavoce Ivan Catalano, in particolare è stato affrontato il tema del legame con l’area di appartenenza (la provincia di Varese è uno dei suoi territori di elezione) e della mancata restituzione di parte dello stipendio, prevista dal regolamento interno e accettato da tutti i rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle. Nonostante i diversi inviti inoltrati ad Ivan Catalano per una necessaria presenza sul nostro territorio, finalizzata anche a spiegare le motivazioni del suo comportamento, ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro diretto, se non a mezzo stampa. Ci preme quindi ricordare, in risposta a quanto da lui affermato, che la diversità dell’agire politico del Movimento 5 Stelle rispetto ai partiti tradizionali si misura con il rispetto e l’applicazione delle regole, a cui nessuno può dirsi estraneo o derogato. Queste richieste di trasparenza sono il minimo che chiediamo a tutti i politici di tutti i livelli istituzionali, in primis ai nostri "portavoce in parlamento". Riteniamo pertanto doveroso da parte sua rispondere alle critiche sollevategli e, in mancanza di chiarimenti plausibili, presentare le sue dimissioni rimettendosi poi alle decisioni del Parlamento in merito. In altro modo gli attivisti del territorio prenderanno le distanze dall’intera attività politica di cui il portavoce Catalano si farà promotore.

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Pubblicato il 08 Ottobre 2013
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