Civica benemerenza alla NATO, scoppia la polemica

Oltre a Pietro Magistrelli e l’Aias la città celebrerà anche i militari della caserma di Solbiate Olona. La decisone, regolamento alla mano, potrebbe essere illegittima e c’è chi è pronto a chiedere le dimissioni del Sindaco

Su due delle tre civiche benemerenze che martedì 24 giungo, la cosiddetta "giornata del ringraziamento", la città di Busto Arsizio conferirà, nessuno ha nulla da dire: Pietro Magistrelli, il "padre" dell’Anfass (la struttura di assistenza ai disabili e alle loro famiglie, ndr) e il centro riabilitativo AIAS meritano indiscutibilmente questo riconoscimento. 
La polemica che è scoppiata negli ultimi giorni riguarda però la terza realtà che sarà premiata: la Caserma NATO Ugo Mara di Solbiate Olona. La decisione pare sia stata fortemente voluta dal sindaco Gigi Farioli che, nel centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale, avrebbe pensato di ringraziare così i militari di stanza nella vicina Solbiate Olona. Ma la decisione potrebbe risultare illegittima. L’articolo 1 del regolamento per la concessione dell’onoreficenza recita testualmente:

L’amministrazione comunale, interprete dei dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, ritiene suo doveroso compito dare pubblico riconoscimento all’attività di tutti coloro che con opere concrete […] o con iniziative di carattere sociale […] o con atti di coraggio e abnegazione, siano stati d’aiuto ai propri concittadini o abbiano esaltato il prestigio della città

«Per l’ennesima volta ci troviamo in una situazione anomala portata avanti dall’amministrazione ma questa volta siamo anche andati oltre un livello accettabile», tuona il consigliere di SEL Marco Cirigliano. Secondo la sua ricostruzione «nell’ufficio di presidenza del 14 giungo avevamo concordato di dare un altro tipo di riconoscimento diverso alla NATO» dal momento che «non ci sono gli estremi nel regolamento per fare diversamente». Il consigliere precisa comunque che «personalmente non ho nulla contro quei militari ma non posso più accettare questo comportamento dal Primo Cittadino» e quindi «chiederò al consiglio comunale di sfiduciare Farioli».
Proprio in queste ore il consigliere ha inviato una mail a tutti i membri dell’assise civica per chiedere di «porre fine a questa avventura, andare a casa tutti e tornare a votare». Per arrivare alla discussione di una mozione di sfiducia, però, saranno necessarie almeno 10 sottoscrizioni e le opposizione, se unite, arrivano a 9 persone. Dunque servirà anche l’adesione di qualche membro dell’attuale maggioranza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Giugno 2014
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