Corrado: “Primarie sì, ma prima i programmi”

L'ex-consigliere comunale fa anche un nome da sostenere, quello dell'economista Di Stefano, ma chiede alle forze del centrosinistra di realizzare un programma per il governo prima di scegliere chi lo porterà avanti

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Antonello Corrado, già consigliere comunale di Rifondazione Comunista e poi candidato sindaco con la lista Articolo 3 alle scorse elezioni, sulle primarie lombarde.

In questi giorni si parla molto di primarie del centrosinistra, sia nazionali che in Regione Lombardia ciò vuol dire si sceglieranno il candidato premier e il candidato presidente della Lombardia tramite votazione a cui parteciperanno i cittadini. Il concetto mi piace molto anche se vedo alcune criticità innanzitutto, visto che poi dovrà rappresentare tutto il centrosinistra, mi pare evidente che le primarie dovranno per forza vedere rappresentate tutte le sensibilità presenti nella coalizione, non solo il Pd. Inoltre vedo che si rischia di fare lo stesso errore che, ad esempio, fece il centrosinistra bustocco, scegliendo il candidato sindaco comune
in base alle richieste delle segreterie di partito e non in base alle richieste dei cittadini, con l’esito penoso che sappiamo (il sindaco Farioli fu uno dei pochissimi in tutta la regione a vincere senza avere bisogno del ballottaggio). 

E questo è l’errore più grande che il centrosinistra non deve più compiere, occorre invertire la tendenza e iniziare a chiederci cosa si vuole fare di questa regione, la più grande d’italia, la più importante; bisogna dire quali politiche economiche e sociali si vogliono attuare, come ci si pone per la difesa del territorio, l’equità e l’inclusione sociale. Si deve parlare di progetti e programmi, di idee e, soprattutto, pensare agli errori che non vogliamo ripetere; solo allora si potrà parlare dei nomi e magari, visto che forse stavolta il centrosinistra può vincere, pensare a persone che non siano solo "il figlio di" o un uomo di partito.

Occorre trovare gente certamente seria e necessariamente onesta, ma anche gente con esperienze e preparazione e invece mi pare si stia andando esattamente nella direzione opposta dovendo cercare chi possa davvero rappresentare il nuovo ma anche un progetto e una preparazione che dia affidamento. Ho spulciato tra chi si è detto disponibile a correre ed ho inaspettatamente trovato il Professor Andrea Di Stefano, noto economista "etico" e direttore di "Valori", periodico di economia sociale e finanza etica e sostenibilità; lo ascolto da tempo alla radio e le sue argute, mai banali e precise puntualizzazioni e ricette sulla finanza e sulla sostenibilità delle scelte pubbliche sono sempre delle concrete soluzioni alle problematiche. Dovesse confermare la sua disponibilità lo sosterrò con forza perchè lui ha un progetto per questa regione (www.perunaltralombardia.it). Lo ripeto, prima vengono i programmi, le idee e solo dopo i nomi che li porteranno avanti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2012
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