Crisi Facib, licenziati 13 lavoratori

E’ arrivata il 13 febbraio la lettera che più di tutte temevano i lavoratori della Facib di Solbiate Olona: quella di licenziamento. Con una raccomandata la società che sta attraversando un periodo di crisi ha annunciato a 13 dipendenti che il loro rapporto di lavoro sarebbe terminato a partire dal 17 aprile 2014. Una notizia che, però, non è stata certo una sorpresa per i dipendenti che hanno perso il loro posto di lavoro dal momento che «guardacaso sono proprio quelli che nel periodo di cassa integrazione non sono mai stati fatti ruotare con gli altri», accusano i sindacalisti Pietro Apadula e Ernesto Raffaele. Lavoratori che «sono stati dichiarati non più fungibili per le linee di produzione che l’azienda ha dismesso -continuano i rappresentanti di Cisl e Cgil- ma questo non intacca certo la professionalità di queste persone». 
Alcuni dei dipendenti che stanno perdendo il posto di lavoro, infatti, sostengono che le attività all’interno dell’azienda fossero da sempre omogenee e che a cambiare fossero semplicemente i marchi mentre altri confermano che nonostante la ristrutturazione aziendale i loro uffici rimangono aperti. Proprio per questo motivo «i nostri uffici legali -assicurano i sindacati- saranno a totale disposizione dei lavoratori per valutare se e in quali casi ci saranno le condizioni per impugare i licenziamenti contestando la mancata rotazione ed eventualmente le discriminazioni nella scelta di chi lasciare a casa». Dal 18 di aprile inizierà dunque il periodo di mobilità per questi lavoratori che «al momento non hanno comunque ancora ricevuto 1 euro di cassa integrazione» e che non dovrebbero ricevere i cosiddetti "incentivi all’esodo" da parte dell’azienda. Contributo economico che ora i sindacati tornano a chiedere «come una sorta di "premio" per quei lavoratori che decideranno di non andare in tribunale»