Finmeccanica, rito immediato per Orsi e Spagnolini ma le indagini continuano

Verrà depositata domani la richiesta di rito immediato per Giuseppe Orsi, ex-presidente di Finmeccanica, e Bruno Spagnolini, ex-presidente di Agusta Westland, arrestati lo scorso 12 febbraio nell’inchiesta sulle presunte tangenti versate, tramite i faccendieri Guido Hascke e Carlo Gerosa, ad alcuni ufficiali dell’aeronautica indiana per ottenere l’appalto per la costruzione di 12 elicotteri presidenziali destinati ai membri del governo di Nuova Dehli. La strategia del Procuratore Eugenio Fusco è quella di chiudere velocemente il capitolo della tangente indiana da 28 milioni di euro per concentrarsi sul supplemento di indagine concesso dal giudice per le indagini preliminari su altri due filoni: l’ulteriore filone sulla corruzione attraverso l’altra figura di intermediazione Chris Michel e la presunta fetta che sarebbe finita alla Lega Nord. Anche su quest’ultimo punto la Procura ha intenzione di proseguire, vista anche la mole di documenti raccolti (oltre 130 faldoni, ndr).

Giuseppe Orsi uscirà dal carcere di Busto Arsizio il prossimo 4 maggio e, dopo l’interrogatorio fiume dello scorso 27 febbraio, non è stato più ascoltato da Fusco. Diversa la situazione per i due consulenti Hascke e Gerosa: per il primo, che è cittadino italiano e americano, l’estradizione si fa più vicina mentre per Gerosa, che ha anche la cittadinanza svizzera, le difficoltà ad ottenere l’estradizione è maggiore e verrà con tutta probabilità giudicato dalla magistratura elvetica. Il lavoro del magistrato titolare dell’indagine, in stretta collaborazione con i carabinieri del Noe, èproseguito in queste settimane, dunque, e sarà il giudice per le indagini preliminari Luca Labianca a confermare la sostenibilità dell’ipotesi di reato (corruzione internazionale, ndr).