Il sindaco si scusa col Pd e affonda il codice etico

Farioli ha aperto il consiglio comunale chiedendo scusa per le gravi offese proferite nella seduta precedente e vota contro l'adozione della Carta di Pisa, proposta da Sel, risultando determinante. Tensioni con Albertini della Lega Nord

Aveva detto più volte – dopo la tremenda sfuriata al termine del consiglio comunale del 25 ottobre scorso – che non doveva chiedere scusa a nessuno ma alla fine il sindaco Gigi Farioli lo ha fatto in apertura di seduta ieri sera, venerdì: «Chi sbaglia deve chiedere scusa. Io ho sbagliato e chiedo scusa a chi ho offeso e anche alla mia coscienza». Poche parole ma nette, senza le locuzioni alle quali ci ha abituato in questi anni, per scusarsi e spiegare che la sera in cui urlò «Comunisti di m…» ai consiglieri del Pd, aveva esagerato. A ricordarglielo sono intervenuti anche i veri comunisti, quelli del Partito dei Comunisti italiani con il segretario provinciale Cosimo Cerardi, Pippo Pitarresi e altri militanti, tutti muniti di bandiere rosse con la falce e martello, in presidio per protestare contro gli insulti proferiti quella sera. Nonostante le scuse da parte del primo cittadino il consigliere di Sel Marco Cirigliano ha chiesto, comunque, al sindaco di dimettersi.

Chiuso il conto in sospeso con tutta la sinistra dal Pd in poi il sindaco è stato ancora protagonista -questa volta col suo voto determinante – per bocciare l’adozione della Carta di Pisa quale codice etico di consiglio e giunta comunale. La delibera – presentata da Marco Cirigliano di Sel oltre un anno fa – non è passata con 11 voti contrari (Cornacchia, Castiglioni, Cicero, Cislaghi, Farioli, Lattuada, Genoni, Riva, Rossi, Chiesa, Pinciroli), 10 a favore (Vita, Tosi, Cirigliano, Albertini, Mariani, Sablich, Speroni, Picco Bellazzi, Verga, Tovaglieri) e un astenuto (Rogora). Compatti contro l’adozione gli ex-Pdl (che devono ancora ricollocarsi nei due gruppi Forza Italia e Nuovo Centro Destra) mentre la Lega Nord ha votato a favore in buona parte. Determinante anche l’assenza della consigliera del PD Berutti.

Il resto della seduta consiliare è stato dedicato alle modifiche – approvate – ai regolamenti di Agesp Servizi e Agesp spa ma anche qui il sindaco Farioli ha detto la sua, prima di lasciare il consiglio per motivi di salute. Il primo cittadino ha annunciato che querelerà il consigliere della Lega Nord Marco Albertini se entro lunedì non smentirà le accuse lanciate in commissione proprio al sindaco sul tema delle partecipate. Albertini aveva accusato la giunta di «artifici contabili per far quadrare il bilancio» in merito al pagamento effettuato dal Comune nei confronti di Agesp Servizi per i lavori eseguiti l’anno scorso. Farioli ha chiesto ad Albertini di ritirare quell’accusa altrimenti lunedì partirà una querela nei suoi confronti. E venerdì 29 novembre in aula arriverà il bilancio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2013
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