Inquinamento dell’Olona, la legge sta con chi inquina

Si susseguono le indagini da parte di Corpo Forestale e Procura e vengono emessi decreti penali e oblazioni nei confronti di aziende ed enti pubblici. Gli scarichi, però, non si fermano e in alcuni casi sono anche autorizzati

Le Procure di Busto Arsizio e di Varese monitorano il fiume Olona. Dopo le iniziative dei giorni scorsi targate Legambiente, associazioni del territorio e cittadini emerge l’azione che la magistratura sta portando avanti nonostante gli sversamenti continuino imperterriti. Nei mesi scorsi, infatti, sono diverse le indagini condotte dal Corpo Forestale dello Stato e dall’aliquota ambientale della Procura che fa da tramite tra chi opera sul campo e i magistrati bustocchi. Ad esempio si sono concluse due indagini della procura nei confronti di una ditta di Fagnano Olona che scaricava direttamente nel fiume oltre i limiti consentiti con un’oblazione da diverse migliaia di euro pagata dopo aver sistemato gli scarichi e, in un altro caso riguardante sempre la stessa ditta, con un decreto penale che condanna al pagamento di una cifra.

Anche le amministrazioni sono finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori ambientali come nel caso degli sfioratori del Comune di Gorla Maggiore che, risultando inadeguati al contenimento delle acque non depurate, sversavano direttamente nel fiume anche in periodi di prolungata assenza di precipitazioni. Anche in questo caso, dunque, la Procura ha costretto il Comune ad intervenire e ha ottenuto il pagamento di un oblazione. I controlli da parte degli agenti della Forestale non si fermano e proseguono con una certa intensità anche se, visto la stato di salute delle acque in questi giorni, non sembrano preoccupare più di tanto chi sta scaricando nel corso d’acqua. Molto spesso, infatti, gli strumenti a disposizione della giustizia non bastano a migliorare sensibilmente la situazione anche a causa di una legislazione che permette alcuni scarichi di inquinanti entro certe quantità. La Procura, in caso di scarichi autorizzati, può intervenire solo se le puzze diventano troppo forti oppure quando si crea un danno biologico alla fauna ittica. Considerando il fatto che di pesci nell’Olona non ce n’è più da anni, evidentemente non c’è molto altro da danneggiare.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2013
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