Internet spiegato ai nativi digitali: “Non nascondere i problemi”

Le forze dell’ordine hanno spiegato agli studenti delle scuole cittadine luci e ombre del mondo informatico nel quale vivono tutti i giorni. Tra raccomandazioni e consigli “per usare in modo migliore questo straordinario strumento"

Lo smartphone in tasca ce lo hanno quasi tutti. Qualcuno ha già anche un tablet per le mani e di sicuro ben pochi non passano tempo su internet. «Noi lo sappiamo, voi ci siete nati in mezzo all’epoca del digitale, ma proprio per questo è utile fare alcune riflessioni sul mondo della rete». Sono queste le parole che Giorgio Zanzi, prefetto di Varese, usa per introdurre l’incotro al quale hanno partecipato centinaia di giovani studenti delle scuole bustocche. Un lunedì diverso per molti studenti, passato sulle poltrone del teatro Sociale anziché in classe per affrontare la delicata questione dei «pericoli che devono essere compresi per vivere in tranquillità il mondo digitale».
Per garantire la sicurezza sulla rete «non ci si può basare intermente sul controllo di polizia», spiega Salvatore La Barbera, dirigente della Polizia Postale. Proprio per questo è necessaria «una esperienza pratica» che sia funzionale a «stimolare il dialogo in famiglia e a scuola per far tesoro comune della esperienze». L’invito di chi combatte quotidianamente i pericoli nascosti nella rete è dunque quello di «comportarsi su internet come in qualunque altro aspetto della vita, evidenziando fin da subito tutti gli eventuali problemi, senza timore o vergogna».
Una necessità che si fa ancora più evidente considerando che «nella rete non è immediatamente percepibile chi c’è dall’altra parte del computer», spiega Antonio Morelli, comandante della Guardia di Finanza di Varese. Proprio in questo la rete è diversa dal reale «e così sul web possiamo finire in situazioni alle quali nella realtà non ci avvicineremmo mai» rischiando così di cadere in truffe o situazioni decisamente più spiacevoli. In questo senso è bene che ci si renda conto fin dalla più tenera età «che la rete non regala nulla» e che spesso, dietro un presunto ottimo affare, rischia di celarsi una truffa. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2013
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