L’ospedale arriva in Carcere: apre la nuova ala sanitaria
7 celle dedicate, ambulatori medici e una palestra riabilitativa sono da oggi operativi all’interno della struttura detentiva. “Così rispondiamo all’Europa”, commenta l’assessore alla salute Mario Mantovani
E’ stato l’assessore alla salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, a tagliare il nastro della nuova ala del carcere di Busto Arsizio. Un gesto non simbolico dal momento che i nuovi spazi saranno dedicati interamente alla sanità con l’avvio di un piccolo ospedale interno al carcere. Sono state realizzate 7 celle che potranno ospitare fino a 14 persone e due ambulatori di medicina generale dotati di attrezzature per interventi di ortodonzia, radiografie ed ecografie. L’ala sanitaria avrà anche una palestra per la riabilitazione motoria e sono previsti anche ambulatori ad hoc per fronteggiare le malattie infettive e altre per l’assistenza psichiatrica e psicologica.
La struttura, realizzata grazie alla partnership con l’azienda ospedaliera di Busto Arsizio, accoglierà non solo i detenuti che si dovessero ammalare a Busto ma anche quelli provenienti da altri penitenziari lombardi per un periodo massimo di tre settimane. Un intervento, quello inaugurato lunedì 20 ottobre, che è stato realizzato in tempi record. «Era il 7 luglio scorso -ricorda Mantovani- quando il direttore dell’Azienda Ospedaliera ed il direttore del Carcere sono venuti a presentarmi i progetti e in tempi record si è riusciti a realizzare questo nuovo servizio sanitario di riabilitazione». Un lavoro portato a termine nel giro di tre mesi e realizzato grazie alle forze interne del carcere: l’impianto di areazione, quello elettrico e il riscaldamento sono stati realizzati da una squadra di manutenzione della Polizia Penitenziaria, i detenuti stessi hanno ritinteggiato le sale mentre l’ospedale si è occupato delle attrezzature e della palestra riabilitativa.
La realizzazione di questa struttura, oltre a ridurre i costi di gestione della popolazione carceraria, permetterà anche di avvicinarsi agli standard europei richiesti dopo la condanna della Corte Europea di Strasburgo. Per l’occasione si sono presentati il provveditore regionale alle carceri, Aldo Fabozzi, il Direttore Sanitario Armando Gozzini Gozzini, la senatrice Laura Bignami, e l’assessore Mario Cislaghi. Per l’inaugurazione delle nuove celle realizzate all’interno della struttura, invece, bisognerà attendere fino alla fine di novembre. Poi il carcere di Busto Arsizio sarà definitivamente degno di un Paese civile.
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