“La fatwa? L’ho avuta anch’io…”

Lettera aperta a Bobo Maroni dal militante Marco Colombo, che rimprovera all'ex segretario provinciale un vecchio diveito

Caro Roberto,
La fatwa l’ho avuta anche io da uno dei tuoi
chi Ti scrive è uno che Ti vuol bene, a Te come a tutti gli esponenti leghisti. Ho appreso con gioia che è rientrato velocemente il “divieto” di tenere comizi e incontri pubblici; “fatwa” l’hai chiamata Tu. Ti è andata bene. Non altrettanto a me, un paio d’anni fa, quando la “fatwa” me l’ha tirata uno degli esponenti più in vista del Tuo cerchio magico: Stefano Candiani, ai tempi segretario provinciale di Varese, acclamato nel mese di gennaio 2009 dal congresso di cui ero delegato. Le stesse cose di cui Tu, giustamente, Ti lamenti a me le hanno fatte esponenti vicini a Te.
(nella foto, il leghista colpito da fatwa)
Sono militante dal 1995, ho seguito la Lega Nord ovunque, nel 1999 sono stato eletto consigliere comunale a Marnate (Va) risultando di gran lunga il più votato in una lista civica (alleata alla Lega Nord) che ottenne il 47% dei consensi; la mia attività di consigliere comunale è stata intensa, regalandomi visibilità e l’invidia di chi voleva essere al mio posto ma, non avendone né meriti né capacità, doveva accontentarsi della panchina. Nell’aprile del 2009, a pochi giorni dalla consegna delle liste, un mio segretario di sezione mi informa che non sarei stato candidato perchè su me c’era un veto della segreteria provinciale di Stefano Candiani; veto che non fu mai motivato né giustificato ma efficace e così al mio posto venne candidato un ingegnere che non era neppure iscritto al movimento.
Si votò nello stesso giorno per le elezioni europee e comunali: la Lega Nord ottenne 1000 voti per l’Europa mentre i suoi tre candidati al consiglio comunale (nel frattempo alleati con quei personaggi a cui avevo fatto fieramente opposizione dai banchi consigliari) ottennero 170 voti in tutto, parenti inclusi: quale maggiore sconfessione può avere un politico rispetto a non raccogliere neppure il consenso degli elettori leghisti?
Ovviamente, di tutto questo Candiani non rispose né rese conto.
Per questo francamente mi meraviglio quando Ti sento parlare di “Lega degli onesti” o quando sento cori da stadio in contrapposizione a esponenti del movimento: le fatawa, i veti incrociati, le scorrettezze, i raggiri… insomma: tutte le cose di cui Tu accusi alcuni leghisti; ebbene, sono le stesse cose che ha fatto a me (e io ho subito in silenzio: ho sbagliato?) un illustre esponente della Tua parte.
Comunque sono contento che, diversamente da me, Tu sia riuscito a liberarTi dalla scomunica: spero dipenda dal fatto che la fatwa è stata riconosciuta come ingiusta e non dal fatto che ha colpito un esponente molto in vista: non credo che l’onestà abbia una faccia.

Roberto Colombo
militante Lega Nord dal 1995 ed
ex-consigliere comunale di Marnate (Va),
colpito della fatwa di Stefano Candiani nel 2009 

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Pubblicato il 21 Gennaio 2012
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