La Provvidenza vuole aprirsi alla città

La casa di riposo è al centro di un rinnovamento sia strutturale che gestionale. Assicurerà un corso ai volontari e creerà un'associazione grazie alla quale potranno continuare ad aiutare gli anziani ospiti

«Siamo una grande famiglia e ne fanno parte anche i volontari» – così il presidente della Casa di Riposo La Provvidenza, Ambrogio Gobbi e il direttore Luca Trama in risposta alla lettera del dottor Beviglia pubblicata qualche giorno fa sulla nuova normativa regionale che obbliga i volontari che operano nelle case di riposo a frequentare un corso e ad iscriversi ad un’associazione. Trama e Gobbi ne sono consapevoli e, a loro modo, hanno anche cercato di contrastare questa nuova disposizione scrivendo all’assessorato alla salute; la normativa, però, è entrata in vigore e quindi va applicata: «Davanti a questa situazione abbiamo subito deciso di creare un’associazione interna che annunceremo in occasione della festa del volontariato che si svolgerà il 28 settembre – annunciano – per i volontari il corso sarà gratuito perchè riteniamo che chi offre il proprio tempo per gli ospiti della struttura non debba avere oneri».

L’iniziativa è stata presa in seguito ad una telefonata con il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli che, da parte sua, ha annunciato una serie di iniziative per creare un ponte tra gli anziani e i giovani della città, attraverso la realizzazione di iniziative con la Provvidenza. La struttura, infatti, è al centro di un rinnovamento non solo nella direzione ma anche nella gestione della struttura che, di recente, si è anche alzata di un piano e ospita poco meno di 370 ospiti tra casa albergo Borri e padiglione Giovanni XXIII: «Qui lavorano centinaia di persone qualificate – spiegano – ma è essenziale l’apporto dei volontari che noi teniamo in grande considerazione. Con loro abbiamo un rapporto splendido nel 99,9% dei casi, sia con quelli già iscritti alle realtà associative come Avuls e Unitalsi, sia quelli che non fanno parte di alcuna associazione. In tutto sono circa 100».

Inoltre la nuova dirigenza sta dando un ulteriore impulso all’animazione, sempre realizzata dai volontari, aumentando i momenti di svago per gli ospiti attraverso il progetto per la psico-motricità degli anziani, una sorta di ginnastica dolce che permette di mantenere vitali gli arti, e il progetto "Nasci a nuova vita" che il servizio animazione ha realizzato prendendo le mosse dalla fiaba di Pinocchio: «Abbiamo deciso di dare impulso a questi progetti in modo da dare ai nostri ospiti possibilità di movimento e maggiori stimoli per tenere attiva la mente – conclude il direttore – anche in questo modo intendiamo cambiare il modo di gestire la casa di riposo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Settembre 2013
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