La tesi è su un progetto in carcere, il primo voto lo danno i detenuti
Prima di affrontare la commissione universitaria, Eleonora Turri ha presentato il suo lavoro ai detenuti con cui aveva lavorato per tre mesi nella sezione tossicodipendenti di Busto
Eleonora Turri si è laureata lunedì 4 novembre, ma la prova più "dura" l’ha in realtà affrontata qualche giorno prima. Il mercoledì infatti ha discusso la sua tesi con i "soggetti" di cui aveva scritto, ovvero un gruppo di persone detenute nel carcere di Busto Arsizio nella sezione tossicodipendenti (TD). Titolo dello scritto: "Celle per il solo pernottamento. La pre-comunitá sperimentale nella Casa Circondariale di Busto Arsizio".
Eleonora, originaria di Cassano Magnago e studentessa di Scienze del Servizio sociale a Milano Bicocca, qualche mese fa ha infatti deciso di svolgere il suo tirocinioper la laurea triennale al Sert di Gallarate (Servizio per le tossicodipendenze) che collabora anche con la sezione TD del carcere. Proprio li quest’anno è partito un percorso dedicato a quei detenuti che, grazie alle pene alternative, dovranno passare poi in una comunità. «Da agosto sono stata con loro due volte a settimana – spiega Eleonora -: prima c’è il pranzo insieme e poi o un gruppo di psicoterapia o un gruppo tematico su cui discutere. In tutto sono circa dieci persone». Ed è proprio su questo percorso che Eleonora ha deciso di scrivere la sua tesi, chiedendo anche a operatori e detenuti di compilare un questionario. Naturale quindi che i primi a doverla "valutare" dovessero essere proprio loro. «Prima ho fatto il mio discorso, poi loro mi hanno mosso delle critiche o suggerito elementi importanti che non avevo detto. La discussione è andata bene, hanno accolto positivamente il progetto e in molti dicono che è importante diffonderlo anche in altri istituti».
Promossa in carcere insomma e poi "promossa" dai docenti dell’ateneo di Milano Bicocca. Ora Eleonora andrà avanti con il suo percorso con la laurea magistrale e continuerà a lavorare come volontaria nel carcere bustocco. «Sono molto soddisfatta di questa esperienza: tutti mi hanno accolto e seguito nel lavoro. Il progetto sta andando avanti, anche se le tempistiche sono un po’ lente: ma posso dire che è visto positivamente da tutte le persone coinvolte e questo è già un bel passo in avanti».
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