La valle Olona, dove il fiume unisce i campanili

Fiume, ferrovia e ciclabile uniscono i diversi paesi e tante esperienze di associazioni che conducono anche un recupero ambientale "dal basso". Un esempio positivo che ha il suo momento di maggior visibilità annuale con il Girinvalle

Sul ciglio della valle dell’Olona svettano i campanili degli antichi paesi, le vecchie corti e i tetti di tegole rosse delle case e dei castelli si guardano da una sponda all’altra, ma qui non stiamo a raccontare una storia di "ordinario" campanilismo tipico d’Italia, quanto invece di una zona che lavorando insieme si sta rafforzando verso obbiettivi comuni: sei-otto campanili, un’unica valle e un unico fiume da salvare e riscoprire, per portare persino turisti.
La più grande iniziativa dell’anno si chiama Girinvalle: «Lo scorso anno ci sono passate 10mila persone» ci ha raccontato nei giorni scorsi con orgoglio Mattia Orlando, dell’associazione Giovani in 3D di Marnate. Girinvalle è una manifestazione di grande portata, in questi giorni in ogni paese le Pro Loco, le associazioni, i gruppi informali che si occupano della tal chiesetta storica sono tutti in fibrillazione, tutti concentrati ognuno sul suo piccolo evento o monumento, che confluisce però nel ricchissimo programma dei due giorni di 15-16 giugno. Della vivacità della zona è testimonianza proprio il gran numero di associazioni, molte delle quali (a Fagnano i Calimani, tra Marnate e Prospiano La Casa di Alice, i Giovani in 3D, La Capra a Tempo…) hanno sede proprio in valle, negli angoli recuperati dele vecchie fabbriche o nelle stazioncine della ferrovia della Valle Olona, chiusa al traffico alla fine degli anni Settanta e oggi diventata (con la parallela ciclabile) una vera "dorsale" che permette di muoversi in valle tra il verde, lontani dal traffico e – sia detto per inciso – anche dalle periferie dei paesi cresciute molto anche in anni recenti. Le stazioncine sono luoghi incantevoli e frequentati anche in settimana: in un pomeriggio qualsiasi, tra gli alberi verdi del parco intorno al "casello" di Prospiano si sente risuonare la musica classica e scopri che dentro al piccolo edificio ferroviario, per suonare in santa pace circondati dal canto degli uccellini, vengono persino da Castellanza, la cittadina vicina che con i suoi due campanili (il centro di Castellanza propriamente detta e la dirimpettaia Castegnate, oggi quartiere) "chiude" il tratto del Medio Olona.

Leggi anche: Girinvalle 2013

Parlare di Medio Olona come di un territorio unico ha senso? La collaborazione tra associazioni non è l’unico ambito in cui la Valle Olona dimostra quanto si riesca a costruire superando il particolarismo e muovendosi insieme: sul fronte economico del terziario c’è per esempio il Distretto del Commercio Medio Olona, per la tutela ambientale è nato il Parco d’Interesse Sovracomunale Medio Olona. E se servisse una conferma ultima sulla capacità quasi straordinaria di un (piccolo) ambito territoriale di muoversi verso obbiettivi comuni, un altro esempio viene dal terreno della politica, che qui ha incredibilmente archiviato per una volta divisioni di parte: è successo a inizio 2013, quando il sindaco di Gorla Minore Giuseppe Migliarino (che è originario di Matera, ma vive nel paese sopra l’Olona da quando ha 7 anni) ha incassato l’appoggio di tutti i sindaci – senza distinzioni di partito – alle elezioni regionali, anche se poi non è riuscito a entrare al Pirellone, mentre nella stessa tornata elettorale alla Camera è stata eletta un’altra "valligiana" (la definizione è scherzosa, ovviamente), la fagnanese Maria Chiara Gadda.

La valle è custode anche di antichi monumenti come la chiesa del Lazzaretto a Marnate o quella di Sant’Antonio a Olgiate Olona. Più su rispetto al fiume, sulla collina stanno i piccoli nuclei storici dei paesi, tra castelli (emergente e ben conservato quello di Fagnano), chiese e monasteri (obbligato il riferimento a quello di Cairate), ville e corti contadine, più o meno bene recuperate. Qua e là ci sono i ricordi della nobiltà milanese (quella liberale che fece le Cinque Giornate di Milano) che qui aveva terreni e case di campagna: basta guardare alla Villa Durini a Gorla Minore, che oggi è sede del Municipio, con il parco che ospita anche le scuole. O ancora le splendide corti e la villa della famiglia Restelli a Olgiate (nella foto sopra), che oggi rivivono grazie a due diverse esperienze di comunità, fondate anche sulla fiducia reciproca tra abitanti e proprietari degli immobili. Oggi la comunità Efraim – fatta di ragazzi che vivono insieme – promuove anche momenti di cultura per tutto il paese, nello splendido e verdeggiante parco di Villa Restelli.

C’è molta voglia d’investire per un futuro fatto anche di spazi comunitari, aperti a tutti, capaci di sostenere il turismo di prossimità e l’uso consapevole del territorio: un esempio quanto mai positivo è quello di Calipolis, la piccola "città ideale" lungo l’Olona a Fagnano: «Dal bisogno di trovare un ricovero per i materiali siamo arrivati sullo spazio fuori dalla Candiani» spiegava pochi giorni fa Gianni Scatolin, uno dei volontari di Calimani. «Abbiamo fatto un mutuo e abbiamo acquistato uno spazio per fare deposito. Da li è nato il ristoro per la ciclabile e le varie attività anche per le scuole che vengono per fare didattica».

La questione ambientale rimane comunque di primissimo piano, on iniziative nuove che si sommano a quelle che ormai si possono definire storiche (lo stesso weekend "Girinvalle" è nato anche con funzioni di denuncia contro l’inquinamento). Nuovi strumenti sono dati anche quelli social presenti sul web: così da Facebook sono passate le tante denunce di Ivano Ghezzi, che con grande costanza (seguito anche da VareseNews) ha raccolto prove video dell’inquinamento del fiume. O ancora con il lavoro del neonato gruppo Sos Olona, che ha fatto un piccolo passo tecnologico in più, creando una google map per dare continuità all’azione di denuncia: le foto isolate che un tempo apparivano sulle pagine di un giornale locale oggi diventano anche segnalini su una mappa, destinati a rimanere come prova. Certo, la strada per far rinascere il fiume sconfiggendo l’inquinamento è ancora lunga, ma l’impegno comune di un territorio è un segnale positivo.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 12 Giugno 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.