Legambiente incontra Accam: “Condividiamo una nuova strategia ambientale”
L'associazione ambientalista ha discusso con i vertici del termovalorizzazione le prospettive future dell'impianto perchè "una nuova generazione di strutture è importante tanto quanto la riduzione dei rifiuti", spiega Legambiente
Si sono seduti attorno ad un tavolo lo scorso mercoledì 18 settembre i vertici di Legambiente e quelli di Accam per un incontro di discussione sul duplice tema del "piano regionale dei rifiuti" e dell’abbondanza di inceneritori in Lombardia. Inevitabile però parlare anche del revamping dell’impianto di Borsano che dovrebbe portare nei prossimi anni ad una radicale trasformazione della struttura.
Dopo questo incontro, i vertici del Cigno Verde spiegano come "da parte di Accam abbiamo avuto la sensazione della nuova strategia ambientale del Consorzio e dei comuni aderenti". Nella nota diffusa alla stampa, Legambiente spiega di aver capito "la transizione esistente, dal sistema localistico di smaltimento rifiuti a quello di impresa dedicata alla soluzione dei problemi della valorizzazione dei rifiuti prodotti nel territorio". Non c’è dunque un muro contro muro verso l’impianto, coerentemente con l’idea dell’associazione che da tempo sostiene la strategia dei "rifiuti a kilometro zero". Un plauso arriva così alla "assicurazione che il Consorzio sta lavorando su nuove prospettive di vita oltre a quelle anguste del vecchio Piano Provinciale varesino anche sotto l’aspetto della propria sostenibilità economica e finanziaria".
Legambiente ha tuttavia sostenuto la "necessità di arrivare alla chiusura di parte dei tredici inceneritori esistenti (in Lombardia, ndr), oggi assolutamente in numero e capacità eccessivi" attribuendo alla regione il compito di "stabilire per legge le caratteristiche atte alla determinazione dei siti da dismettere". In questo senso "crediamo e sosteniamo l’importanza della gestione di sistema nelle politiche di smaltimento dei rifiuti anche su base nazionale" in un sistema in cui la liberalizzazione è stata fatta "sulla base dei soli costi grezzi".
L’organizzazione ricorda infine come "siamo artefici della strategia Italia Rifiuti Free" perchè "la possibilità di pensare e realizzare impianti di smaltimento di nuova generazione è essenziale, almeno tanto quanto le azioni di riduzione dei rifiuti". In questo senso "con Accam siamo d’accordo nella visione che non esiste solo la tematica dei rifiuti urbani ma una pari quantità di rifiuti speciali di provenienza non residenziale". Ed è proprio "con questo spirito che ci siamo salutati, accertata la consapevolezza della visione che entrambi deteniamo attorno alla responsabilità sociale e ambientale".
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