Lo scientifico saluta i suoi diplomati: “Ora la paura non c’è più”
Una festa, organizzata dagli stessi studenti, ha celebrato i 187 ragazzi che hanno superato la maturità. Ben 10 hanno raggiunto il 100. E c'è anche una lode.
Le sedie schierate sul pavimento della palestra, i "tocchi" pronti per essere indossati, la band pronta per suonare e i diplomi arrotolati che aspettano gli studenti. E’ in questo modo che la palestra del Liceo Tosi è stata preparata per accogliere i suoi 187 diplomati. «Quello che avete appena concluso è un percorso lungo e difficile -spiega alla platea di studenti e genitori la Preside dell’istituto, Carmela Locatelli- ma avete raggiunto un traguardo importante». Ora, dopo 5 anni, «la paura e il timore che hanno caratterizzato i vostri primi passi qui non c’è più, ora siete voi a dover camminare con le vostre gambe», continua la dirigente scolastica. Un cammino, quello universitario, che «non potrà più contare su professori che vi pungolano e spronano» ma i cui frutti «dovrete raccoglierli da soli nel modo migliore: studiando». Presenti a consegnare i diplomi agli studenti erano anche l’assessore Claudio Fantinati e il Sindaco Gigi Farioli che hanno invitato gli studenti a «continuare ad appassionarsi, perchè lo studio significa proprio questo».
Tra gli studenti, che uno ad uno hanno sfilato davanti a compagni e genitori, ben 10 sono riusciti a raggiungere il massimo dei voti e tra questi spiccano i gemelli Bellotti, entrambi diplomati con 100, e Giulia Colombo, che ha conquistato anche la Lode.
«Quando siamo entrati qui eravamo tutti dei ragazzini -racconta Giovanna Mantica a nome di tutti i diplomati- ma ora siamo cresciuti». Quello del liceo «è un percorso molto faticoso con alti e bassi per ognuno di noi» ma dopo 5 anni passati all’interno della aule di via Grossi «ce ne andiamo con tanti ricordi e molta voglia di iniziare l’università». Il tocco in testa e il dilpoma sono un segno del fatto che «oggi non siamo più i bambini che si interessano del compito in classe del giorno dopo ma siamo persone appassionate al mondo, alla politica, all’arte, alla cultura».
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