Migliaia di firme per salvare il Malpensa Express
Sono oltre 2.500 le firme raccolte nella prima settimana di mobilitazione da parte del comitato dei pendolari che dal 26 febbraio rimarranno orfani del collegamento veloce con Milano. “Numeri indicano chiaramente quanto sia forte la preoccupazione”, dicono
Sono oltre 2.500 le firme raccolte nella prima settimana di mobilitazione dai pendolari Trenord in protesta. Moltissime le adesioni alla sottoscrizione contro la soppressione della fermata di Busto Arsizio Nord del Malpensa Express, prevista dal 26 aprile. E 675 i «like» sulla Pagina Facebook, aperta in settimana: numeri che indicano chiaramente quanto sia forte la preoccupazione della cittadinanza interessata a vario titolo (lavoratori, studenti, viaggiatori).
Vagone per vagone, i numerosi volontari hanno attivato una campagna di informazione di tutta l’utenza che ha aderito in massa, "perché è chiaro a chiunque -scrive in una nota il comitato- che la soppressione del Malpensa Express da Busto Arsizio Nord avrà come principale effetto l’ulteriore sovraffollamento dei regionali da Novara a Milano Cadorna, visto che non è per ora prevista alcuna compensazione del servizio".
Con il nuovo piano regionale dei trasporti, deciso il 29 novembre in assenza di rappresentanti della provincia di Varese, Busto perderà al giorno 42 fermate del Malpensa Express, tra andata e ritorno, anche considerando le 23 corse del potenziamento verso Garibaldi-Centrale, che tra l’altro non coprono le fasce pendolari. Totale: 20 corse dirette perse al giorno. "Di certo non basteranno le 4-5 fermate che il saronnese Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio regionale, propone di ripristinare nelle fasce più frequentate dai pendolari -attaccano i pendolari- anche perché l’ex assessore al trasporto regionale sembra non sapere che già ora è così, il Malpensa Express non ferma a Busto Nord a tutte le ore". Il nascente comitato dei pendolari Trenord Busto Arsizio si dice qunde "pronto a partecipare ai tavoli tecnici che si vorranno aprire per ridiscutere il nuovo assetto ferroviario di Trenord. A partire dal prossimo consiglio comunale che il sindaco Gianluigi Farioli ha indetto per il 2 febbraio".
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