Novità nella raccolta dei rifiuti, in arrivo una rivoluzione

Meno ritiri agli utenti, mezzi più efficienti e tariffazione puntuale. Questo è quanto chiede il Comune ad Agesp per rendere il servizio economicamente più sostenibile e uniforme alle altre città in vista (forse) della fusione con altre società

Non sarà un cambiamento immediato ma la strada è segnata. Da qui a qualche mese il servizio di raccolta rifiuti a Busto Arsizio cambierà drasticamente adeguandosi alle direttive provinciali. Nelle scorse settimane l’amministrazione ha deciso di sottoscrivere gli indirizzi della Provincia di Varese per rendere uniforme e più conveniente la raccolta dei rifiuti che adesso dovranno essere concretizzati da chi eroga questo servizio, Agesp. La città ha dunque fatto suoi quei principi che, stilati nel 2012, sono stati adottati da decine di realtà in tutta la provincia. Ecco come potrebbe cambiare la raccolta.

MENO RITIRI DEI RIFIUTI
Ritirare il secco indifferenziato una sola volta a settimana, l’umido due e carta, plastica e vetro ogni due settimane. E’ questa una delle richieste principali del documento per puntare ad una riduzione sensibile dei costi sostenuti per la raccolta. In città, ad oggi, l’umido viene raccolto tre volte a settimana, l’indifferenziato due e plastica, carta e vetro una. Troppo, dice l’amministrazione. Nel documento sono previsti comunque servizi extra per chi ne avesse bisogno oltre all’espressiva richiesta della "fornitura ai cittadini in comodato gratuito di tutti gli strumenti necessari". Per l’umido, in particolare, si potrebbe anche scendere ad un solo ritiro durante l’inverno e con tassi di raccolta differenziata superiori al 60% (valore abbondantemente superato in città, ndr) anche il secco potrebbe essere ritirato con minor frequenze.

UTENZE NON DOMESTICHE
Potrebbero cambiare anche le modalità di raccolta per tutte quelle utenze non domestiche. Nelle linee guida si legge che bisogna "assimilare ai rifiuti urbani principalmente i rifiuti conferiti in modo differenziato" introducendo parallelamente "limiti quantitativi stringenti sulle quantità di indifferenziato proponendo questi servizi in convenzione (onerosi) per incentivare le ditte alla separazione delle frazioni". Non vanno escluse neanche "quantificazioni di dettaglio effettuando ungiro di raccolta dedicato alle utenze non domestiche e pesandone i rifiuti prodotti, al fine di calcolare la loro incidenza sulla raccolta differenziata media del Comune" oltre al prestare "massima attenzione alla raccolta separata sulle utenze che producono principalmente carta e cartone (es. uffici, scuole), fornendo tutte le dotazioni strumentali possibili per rendere agevole tale raccolta".

NUOVE TARIFFE
Naturalmente la raccolta differenziata del futuro deve premiare chi produce pochi rifiuti e penalizzare i meno attenti. In due parole: tariffazione puntuale. "La tariffazione basata sull’effettiva quantità di rifiuto indifferenziato prodotta -si legge nel documento- è il vero strumento incentivante che se opportunamente calibrato motiva realmente il cittadino all’effettuazione di una raccolta differenziata spinta". Le modalità per farlo sono molte a partire dal cip personalizzato su ogni sacco ma in tutto questo la parte onerosa del servizio deve risultare "non particolarmente elevata al fine di evitare fenomeni di abbandono abusivo". In questo senso la strada che sta segnando Castellanza da qualche mese a questa parte è decisamente interessante.

INFORMAZIONI E FUSIONI
Ma tutto questo lavoro può essere vanificato da una raccolta non idonea. Proprio per questo "i Comuni sono chiamati a diffondere su tutto il territorio indicazioni certe ed ufficiali" oltre a procedere con "l’aggreggazione tra comuni ai fini dell’ottimizzazione del servizio e dei costi dell’appalto". Proprio su quest’ultimo punto la fusione tra Agesp, Amga, Amsc e Accam porterà grandi risparmi e, nell’attesa di capire il futuro dell’inceneritore, una condivisione delle regole nella raccolta dei rifiuti in un territorio da 200.000 abitanti sarebbe già un grande passo avanti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Agosto 2014
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