Orti urbani, ora si fa sul serio: “Si comincia con 60 spazi”

Avranno una grandezza variabile tra gli 80 e i 120 metri quadri e saranno assegnati secondo criteri precisi: privilegiati anziani e residenti a Busto di lungo corso. Le prime due aree a Borsano e Sacconago

Alcune aree di proprietà del Comune ad oggi non utilizzate saranno presto convertite in orti urbani e questa volta il Comune fa sul serio con tempistiche certe, procedure di assegnazione definite e terreni qualitativamente buoni alla coltivazione. Del progetto iniziale di oasi agricola, datato 2011, non è rimasto molto ma da Palazzo Gilardoni ammettono che è meglio fare un passo alla volta. Nelle scorse settimane, infatti, la Giunta (come vi abbiamo raccontato) ha approvato gli indirizzi generali per l’assegnazione in locazione di aree comunali a privati perché vi realizzino orti, di dimensioni comprese fra gli 80 e i 120 mq., destinati alla produzione e al consumo famigliare. La richiesta di spazi da coltivare c’è ed è aumentata negli ultimi anni: almeno 5 o 6 le domande che arrivano all’Agesp ogni settimana e mentre prima erano gli anziani in cerca di un passatempo a chiedere, ora sono padri e madri di famiglia sui 40-50 anni.

Un’operazione vantaggiosa sia per l’Amministrazione che per i cittadini, dal momentoche i privati potranno garantirsi frutta e verdura coltivata autonomamente, mentre il Comune si alleggerirà dei costi di pulizia e manutenzione di queste aree, introitando anche il canone di locazione. La frammentazione delle aree acquisite nel tempo rende infatti estremamente difficoltosa ed onerosa per il Comune ogni operazione di pulizia e manutenzione, quali ad esempio la rimozione dei rifiuti o i frequenti interventi relativi all’eliminazione delle erbe infestanti. Due le aree, fino ad ora, individuate: un terreno a Borsano in via Pallanza e uno a Sacconago in via Acerbi (bocciato quello di Beata Giuliana perchè non adatto, ndr) per un totale di 5000 mq suddivisi in circa 60 orti.

L’assegnazione ai cittadini consente quindi una maggiore valorizzazione economica delle stesse ma si ricomincerà da capo: a giorni verrà presentato il bando di partecipazione e solo da quel momento si potrà presentare la propria richiesta. Entro un tempo breve i terreni verranno assegnati: «In tempo per l’insalata ma non per i pomodori» – mette le mani avanti l’assessore ai lavori pubblici Reguzzoni. 

 
Per dare risalto alla funzione sociale assunta dagli orti, nell’ambito delle procedure di assegnazione, l’Amministrazione privilegerà, tra i cittadini residenti, quelle categorie particolarmente colpite dalla crisi economica, quali pensionati, famiglie monoreddito, disoccupati e persone prive di qualsiasi sostegno finanziario attraverso una graduatoria a punteggi.  Il comune prevede inoltre l’assegnazione delle aree a fronte di un canone annuo minimo (80 euro all’anno + 0,50 cent per ogni ulteriore mq, ndr)con pagamento effettivo a decorrere dal terzo anno di locazione, al fine di consentire agli utilizzatori di ammortizzare le spese relative alla gestione dell’orto, in particolare quella della recinzione dell’area assegnata. L’iniziativa ha quindi lo scopo di garantire una forma di sostegno a particolari categorie di persone e di rafforzare ulteriormente il legame tra la città e i cittadini incentivando l’utilizzo delle aree comunali da parte di nuclei familiari che da anni risiedono sul territorio comunale, nonché quelle privi di disponibilità di spazi utilizzabili per uso esclusivo. 

Agesp Servizi S.r.l. ha determinato i criteri di aggiudicazione (residenza nel Comune di Busto Arsizio, presenza nel nucleo familiare convivente di persone inabili, età, caratteristiche dell’abitazione di residenza, reddito). La stessa Agesp gestirà l’iter procedimentale di assegnazione (avviso pubblico, approvazione graduatoria, sottoscrizione contratto di locazione con gli affidatari e attività ad esse connesse).  A breve sarà pubblicato l’avviso pubblico e sarà formata una graduatoria: l’assegnazione sarà in locazione semplice con contratto della durata complessiva di 9 anni, con prelazione per il rinnovo alla prima scadenza, purché sia mantenuto il requisito della residenza nel Comune di Busto Arsizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Aprile 2014
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