Patto dei Sindaci, la firma di Busto costa già 50.000 euro

Ci sarà bisogno di un consulente esterno per gestire la fase preparatoria dell’adesione al piano europeo di riduzione delle emissioni inquinanti del comune. E l’operazione potrebbe diventare carissima

smog inquinamento atmosferico aria macchina

A quest’ora si sarebbe già dovuto firmare. A quest’ora si dovrebbe già pensare a come raggiungere gli obiettivi. E invece no: Il patto dei sindaci per Busto Arsizio altro non è che inchiostro su carta, per il momento. Ma quella carta è decisamente cara: 48.678 euro per l’esattezza. Tanto potrebbe arrivare a costare quella che è stata definita la “realizzazione di un piano d’azione per la gestione di attività di coordinamento per le fasi preparatorie alla firma del patto dei sindaci”.
Ma andiamo con ordine.

COS’E’ IL PATTO DEI SINDACI – La “Covenant of Mayors”, italianizzato in Patto dei Sindaci, è un vasto movimento europeo per aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili per raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Al patto possono aderire città, province e regioni che, dal momento della ratifica del patto, hanno un anno di tempo per presentare il proprio piano. Ma Busto sta seguendo una strada diversa. Nonostante siano mesi che la proposta dell’adesione rimbalza tra commissioni, giunta e consiglio comunale, la firma non è ancora arrivata. Ci sarebbe anche una road map già pronta per procedere all’adesione presentata a maggio dall’allora assessore Mira Bonomi su sollecitazionedell’allora consigliere Giampaolo Sablich. Ma da allora non è cambiato più nulla. Almeno fino a qualche settimana fa quando è stato annunciato il bando per trovare un consulente che aiuti Palazzo Gilardoni ad arrivare alla firma del protocollo.

LA CONSULENZA – Ma cosa dovrà fare questo consulente che, per tre mesi, potrebbe portarsi a casa fino a 39.900 euro (più iva)? Stando ai 14 punti stilati nel contratto che andrà a costituire la gara d’appalto saranno sostanzialmente due i campi d’azione: da un lato la gestione dell’organizzazione interna del Comune (con il tentativo di espansione anche ai territori circostanti) e dall’altro lo studio di dati e la ricerca dei finanziamenti per mettere in campo le azioni previste dal piano. Che ancora non c’è. Stando ai documenti, il consulente sarebbe già dovuto essere al lavoro dagli inzi di ottobre per consegnare le sue considerazioni entro febbraio 2015 ma al momento non è ancora partita la gara e l’amministrazione prevede altri 5 o 6 mesi prima di arrivare alla firma del patto.  Una fase di studio che, tra l’altro, sarà in parte finanziata con i fondi destinati alle iniziative culturali (15.010 euro, per l’esattezza) ma che Palazzo Gilardoni reputa indispensabile: “Il modus operandi dell’Amministrazione comunale -si legge in una nota- è quello di mettersi a disposizione del territorio e anche in questo caso la volontà è quella di coordinare un processo complessivo che in una prima fase coinvolgerà i comuni adiacenti al nostro che non hanno ancora aderito al patto dei sindaci”. Evidentemente, l’esperienza accumulata nel tempo con la discussione per la città metropolitana, l’unità dell’Altomilanese o le trattative su Accam non sono bastate per formare le risorse interne dell’amministrazione pubblica per coordinare questo genere di attività. E così si dovrà ricorrere ad un consulente, nell’attesa di sapere quanto costerà lo studio vero e proprio richiesto dal Patto dei Sindaci.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 31 Ottobre 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.