Processo Finmeccanica, il pm restituisce i segreti militari

Erano contenuti all'interno di alcuni hard disk sequestrati durante l'indagine nei confronti dell'ex-amministratore delegato Orsi, relativa alle tangenti per gli elicotteri indiani: "Informazioni molto delicate"

La sorpresa nel processo all’ex-amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi e all’ex amministratore di Agusta Westland Bruno Spagnolini, per le presunte tangenti versate ad esponenti del governo indiano, è arrivata a udienza ormai conclusa. Il pubblico ministero Eugenio Fusco, infatti, l’ha tenuta in serbo al termine dell’udienza quando, una volta sciolte le riserve del collegio sull’ammissione delle prove e delle intercettazioni, ha chiesto la possibilità di dissequestrare alcuni hard disk sequestrati durante una perquisizione nella sede di Agusta Westland in fase di indagine, contenenti segreti militari, industriali e commerciali. Nel torpore di un’udienza puramente tecnica l’attenzione di avvocati e giudici si è ravvivata all’improvviso.

Le udienze precedenti



Durante la fase di indagine, infatti, gli inquirenti hanno effettuato dei sequestri all’interno della sede di Cascina Costa portando via anche alcuni hard disk contenenti una cartella denominata "India". All’interno di questa cartella, però, vi erano numerosissimi file tra i quali anche alcuni particolari di costruzione o progetti riguardanti altre commesse: si tratta di informazioni e dati sensibili e segreti che la Procura ha custodito fino ad oggi ma dei quali ora vuole liberarsi riconsegnandoli ai legittimi proprietari. La richiesta di Fusco, infatti, era proprio finalizzata a permettere la restituzione di questi importanti hard disk che, attualmente, sono custoditi all’interno di un armadio blindato. Nel contempo la pubblica accusa ha anche richiesto l’ammissione di una settantina di file, principalmente corrispondenza telematica tra Orsi, Spagnolini e soggetti terzi, in merito all’affare indiano. Le difese hanno hanno chiesto un termine per poter prendere visione di questi file non ancora trasformati in versione cartacea. 

Il collegio presieduto dal giudice Adet Toni Novik e dai giudici a latere Piera Bossi e Maria Greca Zoncu ha anche ammesso le prove presentate nella scorsa udienza da accusa e difesa: si tratta di una mole di fascicoli enorme che fa capire anche la complessità dell’indagine e del lavoro che spetta ai giudici. Il collegio ha anche ammesso, respingendo sostanzialmente tutte le eccezioni degli avvocati Amodio, Bassi e Galantini, l’enorme mole di intercettazioni che opra andranno trascritte. Sono stati nominati anche i due periti che dovranno trascriverle dai brogliacci. La prossima udienza si svolgerà il 17 settembre.

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Pubblicato il 29 Luglio 2013
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