Serafini capitano senza nave: “Dalla Pro Patria nessuna chiamata”

L'attaccante tigrotto, uno dei pochi giocatori in forza ai biancoblu, spiega: «Restare a Busto è la mia priorità, ma rimango anch'io in attesa di notizie»

Dopo la partenza di molti giocatori da Busto Arsizio verso Reggio Emilia e non solo, uno dei pochi a non aver abbandonato la nave della Pro Patria è Matteo Serafini, capitano nelle ultime stagioni, che è ancora in attesa, come tutti i tifosi tigrotti, che la vicenda societaria si concluda presto. Anche per poter iniziare un campionato che non partirà certo nel modo migliore per i colori biancoblu, visto che ancora si ignorano la composizione dello staff tecnico e il programma del precampionato.
 
Serafini, come sta vivendo queste settimane?
«Sono giorni di attesa. Non ho molto da dire in realtà, perché siamo qui ad aspettare gli eventi per capire come si evolverà la situazione. Io notizie da Busto Arsizio non ne ho e aspetto che qualcosa mi venga comunicato».
 
In questo periodo ha avuto contatti con il patron Pietro Vavassori per capire quale sia la situazione?
«No, nessun contatto. Ci siamo visti l’ultima volta un mesetto fa per salutarci dopo la fine del campionato passato, ma niente di che. Non voglio entrare nel merito della cessione di proprietà, ma posso solo dire che nessun per ora mi ha ancora chiamato e aspetto ancora notizie. Sembrerà strano ma è così. Non voglio fare polemica con le mie parole, sia chiaro, voglio solo dire con chiarezza qual è la mia posizione». 
 
Possiamo dire che lei sarà il capitano della Pro Patria anche l’anno prossimo?
«Per ora sono in attesa; non nego di avere dei discorsi aperti con altre società, ma la mia priorità è quella di rimanere a Busto. Una volta risolta la questione spero che ogni aspetto vada a posto e che venga fatta chiarezza, poi nel caso sceglierò quale sarà la mia squadra per la prossima stagione».
 
Un campionato che però partirà in ritardo per la Pro.
«Non mi era mai successo una situazione simile, ma cerco di vedere il lato positivo. La Pro Patria è iscritta e la squadra ci sarà. Da quando sono a Busto Arsizio non c’è mai stato un anno senza situazioni anomale. A tutti noi piacerebbe trascorrere un anno "completo", con una programmazione a lungo termine. Purtroppo però, spesso si leggono situazioni simili in tutta Italia, e non solo in ambito sportivo». 
 
Cosa vuole dire ai tifosi della Pro?
«Il mio appello è quello di non buttare via energie facendosi il sangue amaro, ma aspettare il momento giusto e dimostrare l’attaccamento ai colori della maglia, cosa che i nostri fans non ci hanno mai fatto mancare. Spero che il loro supporto arrivi in qualsiasi caso, per il bene della squadra».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2014
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