Steroidi per giocatori d’azzardo. Maxi sequestro di farmaci illegali

Maxi sequestro di farmaci illegali, erano destinati ai giocatori d’azzardo. Ad effettuare l’operazione, che ha portato al sequestro di 2.500 dosi di sostanze dopanti, è stata la Guardia di Finanza di Busto Arsizio. I farmaci infatti non erano destinati solo agli sportivi ed ai patiti del fitness, ma anche ai giocatori d’azzardo patologici bisognosi di adrenalina. L’operazione è avvenuta al termine di una indagine che ha portato anche alla denuncia di tre persone. 
Tra i farmaci sequestrati c’erano il nandrolone, il testosterone, il clenbuterolo l’ossandrolone ed il trenbolone, equivalenti a circa 2500 dosi dopanti, oltre ad un centinaio delle cosiddette “pillole blu”,  cedute ed utilizzate in assenza di prescrizioni mediche e quindi senza controllo sanitario, ed a svariate fiale di “adrenalina”.

Sono stati quindi denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio tre persone  per violazione della disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e per importazione illegale di farmaci. Si tratta di tre giovani, di cui due italiani ed uno di nazionalità albanese, che aveva fatto della propria abitazione una centrale di smistamento dei prodotti anabolici, provenienti dal mercato nero internazionale, imbastendo così un mercato estremamente redditizio. Il valore dei farmaci rinvenuti e sequestrati supera i 25.000 euro.

«Sconvolgente accertare che la richiesta di questo tipo di sostanza, contrariamente alle altre, utilizzate per lo più dai frequentatori delle locali palestre, vede come acquirenti soggetti patologicamente dipendenti dal gioco d’azzardo – spiegano dalla Guardia di Finanza -. Il gioco infatti crea naturalmente un aumento dell’adrenalina nell’organismo, ed il giocatore patologico, dipendente dalle forti emozioni provate, ricorre in maniera artificiale a iniezioni in vena di questo ormone, mantenendone così, artificialmente invariato, l’alto livello nell’organismo, continuando a provare le emozioni forti date dall’azzardo del gioco».