Vendita del teatro Sociale, il Pd (e molti altri) chiedono lumi
Nei giorni scorsi il passaggio di quote dell'ultracentenario teatro cittadino dalle mani di Delia Caielli a quelle della Fondazione Comunitaria del Varesotto con la benedizione del Comune. Si attende di sapere in che termini
Nei giorni scorsi è stato definito il passaggio di quote della società Teatro Sociale srl di Delia Caielli alla Fondazione Comunitaria del Varesotto. Il 90% della proprietà, ora, è in mano all’ente presieduto da Luca Galli e che nella sua mission ha proprio la promozione della cultura. Uno storico passaggio per l’edificio di piazza Plebiscito che ha superato da poco i 120 anni di storia. Il passaggio di quote è avvenuto nel più assoluto riserbo (ma con la bendizione del sindaco Farioli, ndr) e solo una "soffiata" al collega del quotidiano "La Prealpina", nei giorni scorsi, ha permesso al pubblico di sapere cosa fosse successo dietro le quinte dello storico luogo culturale. Delia Caielli, il giorno dopo, si è affrettata a lanciare strali contro la fuga di notizie che – secondo il suo modo di gestire la comunicazione – sarebbero dovute essere diramate con un’apposita conferenza stampa che avrebbe visto coinvolti tutti i soggetti in scena, Comune compreso.
Già, il Comune di Busto Arsizio che in questi anni ha finanziato l’ente privato di Delia Caielli con cifre molto importanti, ufficialmente per avere in cambio un certo numero di serate a disposizione degli eventi culturali dell’amministrazione ma – suggeriscono i maligni – più che altro da considerare come un sostegno importante per il pagamento dell’oneroso mutuo che la Caielli non ha mai nascosto di non riuscire a sostenere da sola. Non a caso nel settembre 2011 l’amministrazione pensava ad acquistare il Sociale e poi a farlo tramite una fondazione, che ora si è materializzata. La cifra dell’acquisto non è stata ancora resa nota ma nella proposta dell’amministrazione si parlava di 3,5 milioni di euro. Lo sapremo quando i nuovi proprietari del teatro di piazza Plebiscito organizzeranno un incontro con la stampa.
Intanto i consiglieri comunali del Pd non stanno a guardare e incalzano la giunta e il sindaco con un’interrogazione in cui chiedono: quale sia il progetto della Fondazione nella nuova gestione del treatro; quale ruolo avrà il comune nella gestione di questa nuova impresa sociale; se il comune avrà una rappresentanza nel CDA della nuova impresa; quali siano i programmi del comune nel prossimo bilancio preventivo a favore del teatro sociale. Domande che si spera trovino una risposta prima del prossimo consiglio comunale di settembre.
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