A Varese sono in 200 all’anno le donne che cercano aiuto

Nel 2013 le donne che si sono rivolte nei sei centri di accoglienza varesini dedicati alle vittime di violenza sono state intorno a 200, 120 delle quali solo nel centro varesino Eos: i dati emersi durante l'inaugurazione della fondazione Felicita Morandi

Nel 2013 le donne che si sono rivolte nei sei centri di accoglienza varesini dedicati alle  vittime di violenza sono state intorno a 200, 120 delle quali solo nel centro varesino Eos. Le accoglienze temporanee nella casa rifugio per donne maltrattate, prima a Cittiglio, e poi anche a Varese (dove è operativa dal primo ottobre scorso) sono in media tre o quattro alla settimana: insomma, anche la nostra provincia non è affatto esente dal problema della violenza sulle donne, un problema che troppo spesso non arriva nemmeno alla denuncia «denunciare non è obbligatorio, per essere accolte nei centri – spiega Graziella Sberviglieri a margine dell’inaugurazione della sede della fondazione Felicita Morandi, che ha aperto le case rifugio e le mantiene in attività grazie all’aiuto delle associazioni dedicate – Si rispetta la volontà della donna,e molto spesso,quando vengono la prima volta, pensano di essere loro le colpevoli».

Le statistiche dei centri varesini sfatano anche alcuni luoghi comuni sulle vittime e i loro aggressori: «Il 75 per cento di quelle che si rivolgono a noi sono italiane, e sono tra le più difficili da convincere per denunciare i fatti. Le donne dell’America latina e dell’Africa centrale sono molto più attive nell’uscire di questa situazione. Altro mito da sfatare, è che le più colpite siano le donne meno abbienti: si tratta invece di una situazione trasversale. Anzi, dove c’è uno strumento culturale piu elevato, nella coppia, c’è anche piu cattiveria e accortezza nel picchiare».

Le informazioni sono emerse nel corso dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione Felicita Morandi, nata dieci anni fa per dare accoglienza a mamme e figli in difficoltà e che si è presto scontrata con la difficoltà della violenza: da un ufficio all’interno della Provincia, che è tra i soci fondatori dell’organismo, ora hanno una sede autonoma in via Orrigoni 6, a pochi passi dall’assessorato ai servizi sociali del comune di Varese.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Novembre 2014
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