A2a vince ricorso, l’Ato perde Varese

L'intera procedura di formazione dell'organismo rischia di bloccarsi. Ci sono in ballo decine di milioni di euro per investimenti e anche il piano tariffario

La notizia é clamorosa e per la politica si tratta di una vera gatta da pelare. Il comune di Varese ha dovuto stoppare momentaneamente la sua partecipazione all’Ato, ovvero all’organismo che deve governare l’acquedotto e il ciclo integrato dell’acqua. Palazzo Estense ha perso un ricorso al Tar di Milano contro A2a, la grande holding semi-pubblica con testa a Milano e Brescia. A2a possiede il 90% di Aspem, e aveva eccepito sulla partecipazione all’organismo, sull’affidamento diretto del servizio di gestione ad Alfa, nonchè sulla procedura di adesione all’Ato stesso.

Il ricorso era contro la procedura di formazione dell’Ato, ma in particolare contro il fatto che i comuni hanno aderito, con apposite delibere, votate prima che venisse approvato il Piano d’ambito dell’Ato stesso. A2a ha fatto ricorso solo contro Varese e Comerio, ma il rischio è che si possa bloccare tutta la macchina provinciale degli acquedotti. In realtà la materia del contendere è Alfa, la società che deve gestire il servizio, e che ad A2a non va giù in quanto assume alcune funzioni concorrenti rispetto alla holding milanese. Il ricorso in sostanza blocca tutte le iniziative del comune di Varese, e costringe il capoluogo a non partecipare alle assemblee dei sindaci che stanno mettendo a punto il piano. Tuttavia, secondo alcuni sindaci, il guaio riguarda solo Varese, e non gli altri comuni, o almeno così emergerebbe dalle prime indiscrezioni di chi ha visionato la sentenza del tar. Vedremo.

La materia è complessa e ora tocca alla Provincia di Varese fare chiarezza, ma anche all’assemblea dei sindaci. L’Ato deve fare gli investimenti per aggiustare i nostri acquedotti e stabilire le tariffe. Ci sono in ballo decine di milioni di euro di lavori pubblici e la questione è molto delicata. C’è anche in sospeso la nomina politica di un presidente dell’Ato. Il centrosinistra sta ragionando sul nome di Nicola Mucci, Ncd, ex sindaco di Gallarate, Sel si è dichiarata contro.



Il consigliere di opposizione Alessio Nicoletti commenta: "Abbiamo contrastato con forza la delibera con cui il 23 Novembre 2013 il Consiglio Comunale di Varese ha approvato la partecipazione alla società “in house” per la gestione del servizio idrico integrato nell’Ato. Durante quella seduta, verbale alla mano, abbiamo esplicitamente chiesto come fosse possibile, in assenza di approvazione di piano d’ambito e del relativo piano economico finanziario, costituire e partecipare ad una nuova società per la gestione del servizio. Concetto alla base della recente sentenza con cui il Tar ha annullato quella delibera di Consiglio. Vogliamo capire perché le nostre ripetute rimostranze non siano state ascoltate da nessuno in quel Consiglio Comunale"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Dicembre 2014
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