Addio a Cortisonici, non ci sarà più il festival

L'associazione che organizza da dieci anni l'iniziativa dedicata ai cortometraggi spiega che "non ci sono più le condizioni minime". Mancano i fondi e non arrivano risposte dagli enti pubblici: "Siamo rimasti in pochi a crederci"

Cortisonici non ce la fa. Il festival internazionale di cortometraggi che per dieci anni ha animato le primavere cinematografiche varesine, portando ogni anno a registrare oltre 6mila spettarori, nel 2014 non si farà. Normalmente era questo il periodo in cui iniziavano a uscire le prime indiscrezioni, ospiti, eventi collaterali. Il tutto per una settimana di piccolo cinema che aveva valorizzato e dato dignità al genere dei piccoli film. Anche con retrospettive internazionali, senza fermarsi solo ai prodotti di successo già vincitori di altri festival. 
L’organizzazione non aveva nascosto le proprie difficoltà nella scorsa primavera: sempre meno fondi da parte del Comune e degli sponsor avevano costretto la "macchina" a ripensare a una sostanziale ridistribuzione delle spese. Il festival si è comunque svolto, nonostante l’allarme iniziale, grazie alla passione delle tante persone volontarie che ci sono dietro questa organizzazione. 

Ma oggi la realtà sembra essere peggiorata, tanto da arrivare a dichiarazioni definitive: «Nel 2014 il festival non ci sarà – spiegano gli organizzatori -. Non ci sono le condizioni minime per continuare. Il festival non ha mai avuto bisogno di molte risorse, all’infuori di qualche buona idea e dell’entusiasmo dei suoi tantissimi volontari: si è sempre fatto con poche migliaia di euro, ma quest’anno anche il “minimo sindacale” sembra irraggiungibile. Inutile ogni accanimento terapeutico: è anzitutto per rispetto del pubblico, dei tanti volontari, della fatica e della bellezza di quello che abbiamo fatto finora che bisogna dire basta».
E sono proprio quelle "sezioni collaterali", che tanto successo hanno avuto nelle diverse edizioni, che tneteranno di tenere vivo il festival Cortisonici: «Faremo altre cose – spiegano -. In dieci anni, il gruppo di persone che ha dato vita al festival ha saputo rinnovarsi, coinvolgere energie nuove, fare rete, crescere e strutturarsi: l’associazione continuerà a pensare iniziative, i gruppi di lavoro, dagli “infernali” alla squadra di Cortisonici Ragazzi, dai fanatici del focus ai festaioli, sforneranno come sempre idee e proveranno a dare gambe ai progetti. Ma il festival, la cinque giorni a ciclo continuo con gli ospiti, i corti, le giurie, i workshop, le nottate infernali, la musica; quello no, non si fa più».

L’amarezza è tanta, ma il gruppo organizzativo spiega anche che non è solo una questione di soldi: «A credere nel progetto, oltre ai 6mila spettatori che ogni anno partecipano, sembra siamo rimasti in pochi. Non ci sono gli sponsor privati, che non hanno mai creduto molto al progetto, ad eccezione di Coop Lombardia. Non ci sono gli enti locali che, dalla Provincia alla Regione, hanno sempre dato vaghi segni di interessamento e altalenanti sostegni concreti».
Tante che la scorsa primavera il gruppo ha pensato a un nuovo progetto, una sorta di evoluzione del Festival «dove far convergere le tante iniziative legate al cinema della città. Abbiamo pensato a come fare squadra con altre associazioni e professionisti, a come fare meglio tutti insieme un festival del cinema giovane, come si fa a Giffoni o a Bellinzona. Abbiamo scritto un progetto. Ne abbiamo parlato in giro. L’abbiamo presentato al Comune di Varese che non ha ancora risposto. Il progetto rimane nel cassetto, pronto ad esser scongelato insieme al nostro entusiasmo».

Tanti i ringraziamenti che il gruppo "Cortisonico" vorrebbe fare: «A chi ci ha prestato il furgone, a chi ci ha stampato le locandine di notte, a chi ha fatto i sottotitoli a forza di caffè e sigarette… Ci sono troppe persone da ringraziare per questi anni, l’elenco sarebbe lunghissimo. Ci salva il fatto che sono le stesse persone che ci saranno anche nei prossimi anni: le ringrazieremo ancora tante volte, di persona, per le mille cose che faremo ancora insieme. Ci vedremo alla prossima iniziativa targata Associazione Cortisonici. Sarà qualcosa di diverso, qualcosa di bizzarro, qualcosa di notturno, divergente e contagioso come i 10 anni che abbiamo condiviso con voi. Abbiamo voglia quanto voi di sederci ancora, birretta in mano, a guardare del buon cinema. Che sia in una cantina, in un teatro o in una piazza come sempre a noi non importa un granché».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Dicembre 2013
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