Alfieri: “L’Arcisate-Stabio rischia il blocco, serve un interlocutore con il territorio”

Il capogruppo Pd chiede un approfondimento sui problemi del cantiere: "Non servono allarmismi ma va tenuta alta l'attenzione". Con lui il sindaco di Induno: "Noi pronti ad occupare il cantiere"

«L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sul cantiere di un’infrastruttura importantissima ma che rischia il blocco», il capogruppo del Partito democratico in Regione Alessandro Alfieri fa risuonare la sveglia dall’area dei lavori di Arcisate dove il cantiere della ferrovia si presenta come uno squarcio aperto tra case e strade del paese.

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«Questa è un’opera fondamentale ma anche molto scomoda – spiega Alfieri -. Scomoda per gli abitanti di questo territorio che vedono barricate e strade sottosopra e scomoda per gli amministratori».
Alfieri chiede alla Regione, al nuovo assessore Maurizio Del Tenno in particolare, di approfondire quali sono i problemi del cantiere e riaprire un dialogo con il territorio.
La difficoltà dei cantieri in questo momento riguarda soprattutto le opere di perforazione e in particolare lo stoccaggio delle terre di scavo. Le complicazioni sono giunte quando si è scoperto il contenuto particolare delle terre derivanti dagli scavi per i tunnel della ferrovia. Si tratta di materiali che vanno stoccati con procedure ad hoc e questo crea problemi e dilata molto i tempi. Per questo spesso si vede il cantiere fermo.
«Il punto – spiega Alfieri – è che questi problemi sono di fatto inevitabili e la materia è complicata anche dalla crisi delle aziende, tuttavia serve al più presto un approfondimento per stilare un nuovo cronoprogramma aggiornato e dare informazioni agli amministratori locali. Spesso gli abitanti non capiscono i livelli di responsabilità e si recano dal sindaco per lamentarsi del prolungarsi dei lavori, è giusto che costoro vengano messi nelle condizioni di poter fornire informazioni corrette ai propri cittadini».


Al sopralluogo con il consigliere Pd ha partecipato anche il sindaco di Induno Olona Maria Angela Bianchi. Anche il comune di Induno, sebbene l’infrastruttura si chiami Arcisate-Stabio (e il sindaco non manca di far notare questa anomalia) è ampiamente interessato dai lavori. La città è completamente attraversata dagli enormi scavi della ferrovia e dai camion degli operai.
«I lavori si stanno protraendo oltre il tempo previsto e adesso la pazienza dei cittadini sta finendo – spiega il sindaco -. Io parlo frequentemente con il direttore dei lavori ma i nuovi problemi emersi coinvolgono più realtà molto diverse, è chiaro che la Regione e l’azienda devono essere in grado di essere per noi un interlocutore pronto e affidabile».
Ad Induno, per esempio, il sindaco lamenta un problema contingente per il quale non riesce a trovare un interlocutore in grado di rassicurare che venga trovata una soluzione: «uno dei nostri problemi riguarda una via – spiega il sindaco Bianchi -. Si tratta della via Cesariano che dovrà essere adeguata per permettere il passaggio dei camion visto che collega un’area industriale. Ad oggi io non ho capito chi dovrà pensare a questo adeguamento, determinato dai lavori della ferrovia. E se nessuno dovesse prendersi carico di questo costo noi siamo pronti ad occupare il passaggio aperto e fermeremo i lavori».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2013
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