“Amava la sua patria e la sua terra”

L’addio al professor Cenci è nel segno del profondo rimpianto che accompagna la scomparsa dei galantuomini e dei medici che hanno dato molto alla nostra città

L’hanno conosciuto bene i varesini di precedenti generazioni, come medico eccellente, come galantuomo e protagonista e testimone di vicende tragiche della seconda guerra mondiale. Nelson Cenci ogni volta che i mezzi di comunicazione documentavano  o semplicemente narravano i giorni terribili della ritirata  del corpo di spedizione italiano in Russia  non potevano rinunciare alla collaborazione  o all’intervento diretto del  tenente  degli alpini Cenci: potevano contare su dichiarazioni e ricostruzioni perfette, su una memoria non ingigantita ma sempre rigorosa, lucida , degli eventi, degli uomini, di quella gente speciale  che sono sempre stati  gli alpini.
Nei racconti di Mario Rigoni Stern e in quelli di Cenci,  non pochi dei quali  editi negli anni 90 e dopo il 2000,  mi aveva colpito l’assenza di pesanti critiche allo Stato, a Mussolini che avevano trascinato nel dramma della morte e della rovina  la meglio gioventù  sui fronti e nel   Paese l’intera popolazione civile.
 Ebbi occasione di chiederne  la ragione a Nelson Cenci in occasione di una rievocazione in ambito rotariano della battaglia di Nicolajewka.  Disse: «Avevo  poco più di vent’anni ed  eravamo  cresciuti in un clima nazionale dove si respirava patriottismo, dove si dava per scontata la fondatezza delle scelte. Solo in seguito ci sarebbe stato possibile avere un quadro esatto  delle vicende  italiane ed europee, ma  riandando a quei giorni  per descriverli non sarebbe stata aderente alla realtà l’attribuzione  di una loro lettura politica  a  chi combatteva».
L’amore per la patria, per la loro terra, nel tempo  non è mai venuto meno in Cenci e negli  alpini, al pari del culto  della solidarietà e della fraternità. E nessuno di loro ha mai avuto nostalgia della guerra.  L’ addio al professor Cenci è   nel segno del profondo rimpianto che accompagna la scomparsa dei galantuomini e dei medici che hanno dato molto alla nostra città.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Settembre 2012
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