Anche a Varese si firma per un tetto alle retribuzioni dei Top Manager
Mettere un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società per azioni italiane: è questo lo scopo del progetto di legge di iniziativa popolare lanciato oggi dalla Fiba Cisl dei laghi, alla Cisl e alle Acli
Mettere un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società per azioni italiane: è questo lo scopo del progetto di legge di iniziativa popolare lanciato oggi dalla Fiba Cisl dei laghi, alla Cisl e alle Acli. «Abbiamo scelto la via della iniziativa popolare perchè non volevamo un sostegno politico, sarebbe stato troppo facile un parlamentare cercare un parlamentare che presentasse la nostra proposta – ha spiegato Fedele Trotta, Segretario regionale Fiba Cisl Lombardia – Abbiamo cercato il confronto con i cittadini perchè il nostro scopo è, innanzitutto, riportare l’argomento sul tavolo della discussione».
Una proposta «Degna di essere sostenuta, per un motivo di equità sociale – ha dichiarato Filippo Pinzone, presidente delle Acli varesine e rappresentante delle associazioni che sostengono la raccolta di firme – I dati Istat pubblicati in questi giorni infatt cozzano con questi modi di affrontare il mondo del lavoro e gli stipendi. Non ci sono piu limiti a certe situazioni di privilegio , ma in una situazione come quella presente bisogna tornare a dare un senso alle cose».
Secondo la proposta di legge di Fiba Cisl, il limite massimo delle retribuzioni in misura fissa da corrispondere al top manager è di 294.000 euro annue, in linea con le cifre proposte dalla legge Monti per i top manager pubblici. E anche la parte variabile del loro stipendio – fatta di bonus, incentivi, stock option e compensi vari – non può essere superiore nel complessivo ad altri 294.000 euro, che corrisponde al rapporto 1 a 1 fissato da una direttiva europea sull’argomento. Così nel totale la componente fissa e quella variabile non possono superare l’importo di 588.000 euro lordi.
«Ringrazio Fiba per l’iniziativa, che ha avuto il pregio di creare attenzione e una sensibilità non indifferente, visto che si tocca un mondo di potentati – spiega Carmela Tascone, segretario generale di Cisl dei Laghi – Per questo abbiamo messo a disposizione le nostre forze per collaborare alla raccolta di firme».
Una raccolta che in provincia è già cominciata, ed è già arrivata all’ interessante traguardo di 3000 firme: «Siamo stati innanzitutto in piazza a Lozza, dove avevamo invitato anche Maroni – spiega Alberto Broggi, Segretario generale della Fiba-Cisl dei Laghi – Poi siamo andati a Busto Arsizio, Varese, Tradate e oggi siamo in piazza a Gallarate. Ricominceremo il tour lunedi e martedi, quando saremo a Saronno, poi giovedi a Somma e venerdi a Gavirate». In questi giorni stanno arrivando i moduli per firmare anche alle amministrazioni locali: «In particolare stiamo facendole arrivare agli uffici di Saronno, Gallarate, Busto Arsizio, Varese, Luino e Tradate». La campagna nazionale, avviata il 29 maggio scorso, durerà fino al 29 novembre.
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