La Schiranna orfana dei “suoi” cervi

Dopo gli atti di vandalismo e di goliardi, i proprietari hanno deciso di spostare le due statue in un luogo più sicuro. Nelle rotonde solo alberi e cespugli

E alla fine i cervi se ne sono andati.
A quasi tre anni dal loro arrivo alle rotonde della Schiranna, sulla provinciale del lago, la proprietà delle due statue ( il ristorante "la Tana dell’orso" di Mustunate) ha deciso di spostarle in un luogo più protetto, a disposizione di quanti effettivamente apprezzano quel simbolo di amore per la natura e la montagna.

Nel corso dei questi 36 mesi, i due cervi ne hanno passate veramente di ogni: alberi di Natale stilizzati in dicembre, mummie di carta igienica per mano di alcuni goliardi di fine estate , vittime sacrificali della rabbia di esagitati che li hanno privati della spelndida cornatura.

Insomma, quei due poveri cervi, collocati nelle due rotonde a due passi da lago, regali nella loro poso ieratica, se ne sono andati quatti quatti, lasciando gli automobilisti orfani e un po’ tristi.

Il loro arrivo aveva scatenato curiosità e abbondanti commenti ironici che, con il passare delle settimane, si erano trasformati in giudizi quasi di affetto.

La loro sostituzione con cipressetti e cespugli di rose dà sicuramente una sensazione di ordine e di consuetudine, senza spazio per una visione fantasiosa che aveva fatto tanto parlare i nostri lettori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Giugno 2008
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