42 chili di hascisc dall’Olanda a Varese: tre in manette

La Squadra Mobile ha arrestato prima il corriere che aveva 42 chili di hashish avvolti in confezioni di caffè e poi altre due persone, indicate come gli organizzatori

Quarantadue chilogrammi di hascisc da Amsterdam a Varese. Un’organizzazione che potrebbe aver immesso sul mercato italiano centinaia di chili di droga sgominata da un’operazione della squadra mobile della Questura di Varese. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Varese Tiziano Masini, è durata mesi e si è conclusa lo scorso 21 giugno con il ritrovamento della sostanza stupefacente nascosta all’interno di una Lancia Y fermata al valico del Brennero. Ad organizzare il traffico Gaudenzio Aidi Parietti, 58 anni, residente a Marchirolo, una lunga esperienza criminale alle spalle legata all’import/export di droga, in particolare l’hascisc, sua specialità. Al suo fianco nei viaggi sull’asse Varese-Amsterdam una donna nata nel ’65 e residente a Maccagno, nella cui casa è stata arrestata con il complice. Del trasporto si è invece occupato un uomo di 36 anni, pregiudicato con un curriculum nutrito e fatto di rapine in villa e furti di opere d’arte e mobili antichi.  

 

Il meccanismo del traffico era semplice e consolidato: due auto sono partite da Varese, una Bmw con a bordo Aidi Parietti e la Cosentino, l’altra (una Lancia Y) presa a nolo in un’agenzia di Varese e guidata dal 36enne. Le due vetture hanno fatto un percorso diverso per raggiungere l’Olanda: la Bmw via Svizzera e Germania, la Lancia Y via Brennero. Ritrovo ad Amsterdam, dove i contatti di Aidi Parietti si sono occupati di riempire la macchina a noleggio di hascisc e di farla trovare in una via prestabilita della capitale olandese. Poi il ritorno e la vendita al mercato all’ingrosso della droga. Questa volta, lo scorso 21 giugno, nell’auto bloccata al valico del Brennero, sono stati trovati 42 chilogrammi di hascisc afgano (con tanto di timbro del 2008, qualità “Mazar Sharif”), diviso in panetti da un chilo l’uno mascherati da confezioni di caffè (noir e creame). Aidi Parietti comprava la droga a 2000 euro al chilo e poteva guadagnarci fino a tre volte tanto nei vari passaggi fino alla vendita al dettaglio, dove l’hascisc si trova a 6/7 euro al grammo (il carico sequestrato poteva quindi arrivare a 300 mila euro di valore). Per il corriere il guadagno poteva variare tra i mille e i cinquemila euro.  

 

Secondo gli inquirenti, che indagano per verificare ulteriori contatti e livelli dell’organizzazione, il traffico andava avanti da mesi, forse da anni, con carichi sempre intorno ai 50 chili per volta. A suffragare le convinzioni della polizia varesina un sequestro messo a segno dai colleghi francesi nel novembre 2007 a Nancy, dove in un’area di sosta era stata fermata e perquisita una Fiat Punto presa a noleggio nella stessa agenzia con a bordo due corrieri del Varesotto: nelle intercapedini tra abitacolo e carrozzeria vennero trovati 45 chili di droga, ma le indagini non consentirono di risalire agli organizzatori del traffico, che gli sviluppi delle indagini sembrano identificare con gli arrestati al Brennero. Soddisfazione per l’operazione è stata espressa dal procuratore capo della Repubblica di Varese Maurizio Grigo, che ha sottolineato come «Varese si conferma crocevia di traffici illeciti», con l’hascisc che sta tornando in auge come sostanza stupefacente consumata in provincia 

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Pubblicato il 23 Giugno 2008
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