Guardia di Finanza, 234 anni dalla parte dei lavoratori
Il comandante provinciale Marcello Ravaioli: dopo quattro anni al vertice del comando di Varese lascerà l’incarico per andare a dirigere la scuola sottoufficiali di Bergamo
Duecentotrentaquattro anni gettando il cuore oltre l’ostacolo.
A fare da cerimoniere il comandante provinciale Marcello Ravaioli: dopo quattro anni al vertice del comando di Varese lascerà l’incarico per andare a dirigere la scuola sottoufficiali di Bergamo. Al suo posto arriverà da Torino il colonnello (presto diventerà generale) Antonino Maggiore. Ravaioli ha ricordato i caduti e i feriti in servizio, il ruolo fondamentale di controllo e tutela del territorio che svolgono le Fiamme Gialle in punti nevralgici del Paese come frontiere e aeroporti e ha ringraziato le famiglie dei militari e tutti i finanzieri che con orgoglio e dedizione indossano la divisa. Il comandante provinciale uscente non ha dimenticato di fare un accenno a Varese e ai risultati ottenuti nei suoi anni di comando: «Rimarrò legato a questo territorio – ha detto -. Provo affetto per la gente di qui, che lavora con sobrietà e impegno. Ci tornerò volentieri. Al mio successore lascio collaboratori validissimi, che spesso hanno lavorato senza farsi vedere, ma ottenendo risultati di rilievo assoluto. Tra i risultati più rilevanti di questi anni c’è il contrasto al traffico di stupefacenti, all’evasione fiscale, all’usura e alla contraffazione». Dal 1 gennaio 2008 gli evasori totali sono 19 e quelli paratotali 10, per un totale 15 milioni di euro evasi e 2 milioni di mancati introiti dall’Iva. Le entrate non dichiarate ammontano a circa 144 milioni di euro. I lavoratori in nero accertati sono stati 10, quelli irregolari 14. Su 2180 controlli eseguiti in materia di scontrini e ricevute fiscali le infrazioni sono state 97. Gli arresti per possesso o spaccio di stupefacenti sono stati 63, i verbali emessi 257, le denunce 63 e le segnalazioni alla prefettura come consumatori 123: in tutto sono stati sequestrati
ricevere gli encomi ufficiali sono stati il sottotenente Giuseppe Osana, deceduto e rappresentato dalla commossa moglie Camilla Romanini Osana, che ha ricevuto la medaglia d’argento al valore della Gdf per il ruolo di fedeltà alla patria tenuto durante il periodo fascista, consegnata dal generale di Corpo d’Armata Augusto De Laurentiis. Il maresciallo aiutante Pietro Salvatore Parisi e l’appuntato Gianluca Parisi sono stati premiati dal prefetto Roberto Aragno; il maggiore Giuseppe Casilli, il maresciallo capo Angelo Bellantonio e il finanziere scelto Domenico Cantiello sono stati premiati dal procuratore capo del Tribunale di Varese Maurizio Grigo; il capitano Diego Serra e il finanziare scelto Matteo Ledda sono stati premiati da Francesco Dettori, procuratore capo del Tribunale di Busto Arsizio; il maggiore Giuseppe Antonio Pagliara e il maresciallo aiutante Rinaldo Piranteddu sono stati premiati da Emilio Curtò, presidente del Tribunale di Varese; il capitano Alessandro Ramundo e il luogotenente Gianfranco Ganga sono stati premiati da Antonio Rinaldi Mazzeo, presidente del Tribunale di Busto Arsizio; il capitano Ernesto Carile e il maresciallo aiutante Ruggiero Tiritiello sono stati premiati da Luca Marsico, assessore della Provincia di Varese; il maresciallo Antonello Ureghe, il luogotenente Francesco Bellomia e il brigadiere Salvatore Vinci sono stati premiati dal vicesindaco di Varese Giorgio De Wolf. Infine il classico grido di chiusura: «Viva l’Italia, viva
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