Sicurezza, la Lega attacca: “Quel consulente non ha i titoli”

Secondo il Carroccio Nello Mantovani non avrebbe nessun titolo per collaborare con il Comune. Mucci: "Controlleremo". Mantovani è malato e non risponde

«Quel consulente non ha i titoli e ve lo dimostriamo». Le telecamere a Gallarate non smettono di far parlare e discutere. Questa volta l’affondo della Lega Nord è di quelli che possono far male davvero: con un documento ricco di dati, riferimenti e prove "provate", gli uomini del Carroccio gallaratese accusano l’amministrazione comunale di aver affidato l’incarico per lo studio sul progetto sicurezza (da 552 mila euro) ad un perfetto “signor nessuno”. La persona alla quale si fa riferimento è Nello Mantovani (nella foto il terzo da sinistra), presentato dall’amministrazione comunale come ingegnere esperto in materia di sicurezza, con un curriculum vitae da far impallidire, collaborazioni con enti (soprattutto comuni, moltissimi nel Varesotto, ma anche nel Milanese, Comasco, Lecchese e Sondrio) e società di ogni ordine e grado, certificazioni ufficiali e via dicendo. Bene, secondo i leghisti sarebbe, se non proprio tutto, per la maggior parte inventato: «Mantovani non risulta iscritto all’ordine degli ingegneri né a Milanoa Varese, non esiste nessun Politecnico di Ginevra dove Mantovani ha affermato e scritto di essere assunto come professore, non può aver conseguito la laurea in ingegneria informatica nel 1971 (è nata vent’anni dopo) come affermato e scritto da Mantovani semplicemente perché nel 1971 non c’era nessuna laurea con quell’indirizzo, non risulta comunque come insegnante in nessuna Università di Ginevra, la segreteria del Politecnico di Milano non ha mai sentito parlare dello studente Nello Mantovani, non risulta nemmeno appartenente allo Standard Board dell’ISACA di Chicago come dallo stesso Mantovani affermato e scritto nel curriculum, non risulta infine in possesso della certificazione CISA (acronimo di Certified Information Systems Auditor) come da lui affermato e scritto – spiega il segretario citatdino della Lega Nord di Gallarate, Luciano Mazzone, in un comunicato ricco di link e dati -. Crediamo di avere più di un ragionevole dubbio circa il possesso dei titoli e delle competenze della persona cui la giunta di Gallarate ha dapprima affidato l’incarico di consulente per la progettazione del nuovo sistema di videosorveglianza (con poco più di 12 mila euro di compenso) e successivamente, ha nominato quale “esperto” nella commissione che ha aggiudicato la gara d’appalto per la sua realizzazione».  

Interpellato, il primo cittadino di Gallarate Nicola Mucci minimizza e assicura controlli: «Abbiamo già avviato i controlli del caso per verificare eventuali leggerezze o errori – spiega -. Mantovani ha svolto consulenze con profitto e soddisfazione in numerosi comuni anche della nostra provincia (da Saronno alla Valle Olona). Penso che la Lega Nord farebbe meglio a pensare a cose più serie e guardare in casa loro, sempre che non vogliano fare i censori non solo di Gallarate, ma di numerosissimi comuni del Varesotto». L’interessato, Nello Mantovani, il cui nome cercando su internet risulta come esperto di privacy con partecipazioni a convegni da relatore con enti prestigiosi come l’Università Bicocca di Milano, invece non è stato possibile raggiungerlo: la moglie ha infatti affermato che suo marito sta male, è da poco uscito dall’ospedale e i medici gli hanno consigliato di non palare di lavoro per un po’. Alla Lega Nord, che minaccia azioni legali, ovviamente non basta: «Se fosse vero quanto da noi scoperto, riterremmo gravissima la leggerezza e la totale incompetenza con cui risulterebbe essere stato gestito il nuovo sistema di videosorveglianza e chiederemmo di individuare con precisione un responsabile politico, ritenendo assolutamente scorretto e pilatesco addossare le colpe solo a terzi o al personale comunale. Sarebbe stato sufficiente un rapido controllo delle referenze di questo soggetto, per accorgersi di alcune “stranezze”, e di certo prima di spendere oltre 552 mila euro dei cittadini gallaratesi un minimo di controllo avrebbe dovuto essere esercitato – conclude il Carroccio gallaratese -. Se questi controlli non sono stati eseguiti, chi di competenza dovrà risponderne. Di fronte a una vicenda che lascia a dir poco sconcertati circa la gestione amministrativa del Comune di Gallarate, la Lega Nord farà tutto quanto in suo potere e in tutte le sedi possibili, sia per portare i cittadini a conoscenza di questo incredibile episodio, sia per bloccare una spesa ingente che non offrirebbe più alcuna garanzia di correttezza tecnica».

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Pubblicato il 03 Luglio 2008
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