Il nostro “coast to coast”? Lungo il Verbano, a nuoto

L'associazione LongaLago presenta le sue avventure sul Verbano. L'ultima sfida è percorrere nuotando tutto il perimetro del lago: un totale di 150 chilometri

In barca, remando, sono andati dal Verbano ai navigli di Milano. A nuoto, tappa per tappa, gireranno tutto il Lago Maggiore. Gli iscritti all’associazione LongaLago sono prima di tutto degli avventurosi. 
Francesco Rusconi Clerici, fondatore del gruppo insieme a Roberto Troubetzkoy Hahn, è un appassionato di natura e di missioni esplorative non proprio convenzionali. Come quella che li ha portati su una barca a remi dalle sponde del Lago Maggiore fino a Milano e che, secondo l’organizzatore, sarebbe dovuta essere una semplice escursione tra amici.
«L’avventura però si è dimostrata più complessa del previsto – racconta Rusconi Clerici -. Per navigare fino a Milano occorre superare sette sbarramenti. Impossibile per una barchetta per due ma possibile con un tocco di organizzazione in più. Abbiamo raccolto adesioni, preparato due barche da dodici metri del modello finlandese con circa cinquanta vogatori e chiesto l’aiuto di enti pubblici e privati e perfino della polizia che ci ha supportato in questa iniziativa. Risultato? Missione compiuta, siamo arrivati ai navigli».

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Ad animare queste imprese è l’amore per il lago e per lo sport ma anche la curiosità che diventa naturale dopo tanti anni passati sulle rive del Verbano. La stessa che non ha fatto sfuggire alcuni particolari che hanno il lago come protagonista: «Sono nato a Pallanza e, anche se ora vivo a Milano, conservo un amore per queste zone. Osservandole, da sott’acqua, mi sono reso conto del cambiamento che il nostro lago sta vivendo. Ne sono degli esempi la progressiva scomparsa delle piante acquatiche – spiega Rusconi Clerici – o l’arrivo di nuove specie animali che sta alterando la fauna tradizionale: si contano oggi più di venti razze tipiche e 7 alloctone, cioè importate. Uno in particolare è il gamberetto americano che sta invadendo le nostre acque distruggendo altre specie. Con un gruppo di volontari “amici del lago” e il supporto dell’Ise (Istituto per lo studio degli ecosistemi, ndr) abbiamo iniziato a studiare questi fenomeni per realizzare una mappatura delle nostre acque e individuare i punti più critici e quelli migliori».

Il fatto che il lago sia cambiato non significa però che sia peggiorato. Alcune aree restano suggestive, altre invece lo sono diventate con il tempo. «Il Verbano – ha aggiunto – a differenza di altri specchi d’acqua come ad esempio il Garda, ha un tempo di ricambio più rapido. Ha dovuto tuttavia fare i conti con dei mutamenti, non naturali, che sono stati imposti dalla presenza umana. Questo non gli ha tolto comunque la sua bellezza. Il tratto di costa che va da Angera a Ispra oppure quello che collega Arolo a Leggiuno sono stupendi per la ricchezza di pesci e di piante che possiedono. Così come Santa Caterina del Sasso».

Per esplorare e conoscere meglio queste zone l’associazione LongoLago propone un metodo tanto singolare quanto naturale: il nuoto. La sfida lanciata è infatti quella di percorrere, da riva a riva, tutto il perimetro del Verbano nella massima libertà. «Tutti possono partecipare – spiegano gli organizzatori -. È richiesta solo un po’ di abilità nel nuoto. Le tappe sono mediamente impegnative  ma è possibile percorrerne solo una parte, nel modo preferito. In giugno abbiamo percorso tre tappe risalendo la sponda lombarda da Angera a Ispra,da Ispra a Arolo e da Arolo a Laveno. Sono state tappe estremamente lunghe, in quanto abbiamo percorso anche 7 km per volta, ma abbiamo scoperto che le distanze percorribili sono più di quelle che pensavamo. Dal punto di vista naturalistico queste tappe sono state molto belle: le coste percorse erano varie: con punte rocciose e pareti a picco molto simili a coste marine, intervallate da baie profonde spesso bordate da canneti fittissimi e da tratti di bosco fino al bordo dell’acqua».

In settembre il percorso continuerà da Laveno a Caldè (il 20 settembre) e da Caldè a Luino il 21. Quest’ultima sarà la tappa più lunga perché supera gli 8 km. «Se il giro del lago complessivamente può essere stimato in 150 km, ad oggi ne abbiamo percorsi oltre 100 in 17 tappe e ne restano ancora 45 da superare in 6 tappe». Altre missioni in programma? «Sì ne abbiamo: "Castellando" dal Castello di Vogogna a quelli di Cannero oppure l’escurisone più ambiziosa da Sesto Calende a Milano, chiaramente a nuoto». 

Per non perdere l’allenamento e la voglia di nuotare LongaLago invita a partecipare ad un’altra iniziativa: Isolando. Domenica 13 luglio l’associazione organizza infatti la traversata del Lago Maggiore da Pallanza a Baveno: con partenza da Piazza del Municipio, alle 8.30 e arrivo a al porticciolo di Baveno, con rinfresco sul molo di Villa Mascarini Borella.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Luglio 2008
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