Arriva il sì ufficiale da Roma: carcere a 200 posti

Esulta il sindaco Fumagalli: «È la prova dei buoni rapporti con il governo». Confermata la costruzione a Bizzozero su una superficie di 111900 mq.

Il blitz del sindaco Fumagalli a Roma settimana scorsa pare abbia dato i suoi frutti: il primo cittadino, nelle more di un progetto di un mega carcere da 400 detenuti ad un passo dalla discussione in commissione urbanistica, aveva sorpreso tutti andando a rapporto presso il Ministero di Giustizia con una richiesta precisa: l’autorizzazione all’edificazione di un penitenziario che contenesse la metà dei detenuti. La risposta positiva era arrivata subito, almeno ufficiosamente. Oggi pare abbia il crisma dell’ufficialità: in una lettera indirizzata al Comune, questa mattina, 20 gennaio, il direttore generale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Enrico Ragosa, ha confermato il numero massimo di carcerati nel futuro penitenziario che sarà costruito a Bizzozero: "La capienza della nuova casa circondariale di Varese – si legge nella nota – è stata fissata in 200 detenuti uomini». 
Una buona notizia per quanti da tempo vanno criticando la tipologia sovradimensionata per le effettive esigenze di custodia della città. Ma per chi si oppone tanto al progetto quanto alla sua collocazione – abitanti di Bizzozero, opposizioni in consiglio comunale, Varese Social Forum – arriva la doccia fredda: nella lettera giunta da Roma ci sono le due conferme temute:  l’estensione di circa mq.111900 dell’area su cui sorgerà il carcere e la collocazione in via Piana di Luco, così come individuata nella riunione del 12 settembre 2003 dalla commissione. «Tenuto conto della irregolare configurazione e dell’andamento plano-altimetrico dell’area – continua la nota – si ritiene adeguata la sua superficie ad ospitare la casa circondariale di 200 posti e relativi servizi detentivi, gli uffici direzionali, la caserma agenti, 20 alloggi demaniali e ad assicurare una adeguata fascia di rispetto di sicurezza». 
Il braccio di ferro dunque è destinato a durare, tanto sul carcere quanto sulle altre iniziative edilizie ad esso connesse: la realizzazione del cosiddetto magazzino della giustizia e il complesso di edilizia residenziale pubblica su una superficie di 90.000mq.,  
La prevista commissione urbanistica, fissata per questa sera, che avrebbe dovuto dare il parere alla variante al piano regolatore è ovviamente slittata ad altra data. Il sindaco si dichiara soddisfatto: «La pronta risposta ministeriale comprova l’efficienza e la bontà dei nostri rapporti con l’attuale governo». 
Mentre in serata viene ribadita la netta bocciatura al progetto da parte del Varese Social Forum. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Gennaio 2004
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