A piedi fino al Sasso Cavallaccio, ora si può
È stata inaugurata la nuova passeggiata che da via Cascina Boschi conduce fino al masso erratico in riva al lago
Il Sasso Cavallaccio con la sua imponenza la rende una delle zone più belle della costa ranchese. Il territorio paludoso che la circonda (e che ha impedito la costruzione di strade asfaltate nei paraggi) ne ha fatto da sempre un’oasi di tranquillità e natura. Con il tempo però questo luogo è stato dimenticato e l’accesso dalla costa, complice anche la non curanza umana, è diventato difficoltoso.
Per "restituire" ai cittadini un patrimonio naturale come quello del Sasso Cavallaccio l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Cerutti, ha deciso perciò di mettere a punto un intervento di "rinaturalizzazione", vale a dire di recupero delle condizioni ambientali che esistevano prima dell’intervento dell’uomo.
I lavori di sistemazione, realizzati con gli stessi sassi, ciottoli e materiali che caratterizzano la zona, sono iniziati alla fine del 2007. Per raggiungere l’area è stata inoltre realizzata una passeggiata che da via Cascina Boschi (nelle vicinanze del Campo Sportivo) conduce fino alla riva con un percorso ad anello che riporta poi al punto di partenza. La passeggiata, conclusa nel mese di luglio scorso, è stata ufficialmente inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco del piccolo comune, Francesco Cerutti, del vicesindaco Vittorio Vezzetti e anche del nuovo consigliere provinciale Elena Sartorio.
«Questo intervento rappresenta uno degli impegni più sentiti della nostra amministrazione – ha spiegato il primo cittadino -. La sistemazione di quest’area è stata resa possibile dall’impegno congiunto di Comune, Provincia di Varese e Regione Lombardia». I lavori sono costati circa 130 mila euro, finanziati in parte anche dagli enti sovracomunali. «Un’opera di salvaguardia importante che si colloca in un progetto più ampio di sviluppo turistico – ha spiegato Elena Sartorio -. L’area del Sasso Cavallaccio fa parte di un Plis che comprende i territori naturali di Ispra e Ranco. È una meta perfettà per chi ama un turismo consapevole, più a misura di famiglia e a contatto con la natura».
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