Spray sui cartelli in dialetto, la Provincia: «Incivili che minano i nostri sforzi»

Spray nero sui cartelli in dialetto alla Schiranna. "Lissag" e "Mustunà" sono ormai quasi illeggibili. E la Provincia oggi commenta con toni duri. Secondo il numero uno di Villa recalcati quello di questa notette «è l’ennesima dimostrazione, dopo analoghi episodi degli ultimi giorni, della pochezza culturale, politica e soprattutto umana dei responsabili di tale gesto. Al di là delle ovvie considerazioni, sulla gravità di ogni danneggiamento dei beni pubblici, pagati con le tasse dei cittadini, occorre rimarcare l’assoluta ignoranza della grande tradizione insubrica del confronto e del dibattito politico».

 

Sempre Dario Galli afferma che: «Come gli irriducibili del comunismo ortodosso continuano a non comprendere come la storia abbia ridicolizzato la loro ideologia, allo stesso modo i pasdaran del nazionalismo si ostinano a non comprendere che il futuro è dei popoli, delle identità e delle culture locali. In un contesto globale, certo, ma con la necessità del mantenimento della identità». Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore provinciale alla viabilità e trasporti Aldo Simeoni:

«Si tratta di un gesto deplorevole e incivile che rovina tutti gli sforzi fatti dalla Provincia di Varese per mettere in evidenza i luoghi della storia e della cultura del nostro territorio, soprattutto quelli meno conosciuti .
Da parte nostra promettiamo il massimo impegno per ripristinare la segnaletica imbrattata. Vorrei esprimere anche tutta la mia delusione per questo raid che arriva, forse non a caso, proprio nel momento in cui tutti gli occhi del mondo sono puntati su Varese. Questo è un gesto che non rende onore alle migliaia di persone che stanno lavorando per il rilancio del nostro territorio.