“Chiodi contro i ciclisti”. Indagato un prete anti-mondiali

Le accuse sono istigazione a delinquere e procurato allarme. Sfornava volantini firmandoli come "Gap Insubri"

“Buttate puntine in strade, e bucate le biciclette”. Chi minacciava i mondiali, con volantini di questo tenore? Lo ha scoperto la Digos, ieri mattina, su mandato della procura di Varese. Era un sacerdote in pensione, don Luigi Del Torchio, 68 anni, che dal suo “buen ritiro” di Morazzone (non era collegato alla parrocchia) covava un risentimento contro la Lega, la pubblica amministrazione, l’ospedale, e anche il ciclismo dopato. Una serie di ossessioni trasformate in movente per azioni clamorose. Una potenziale mina vagante, disinnescata grazie a una energica azione preventiva, su mandato del pm Luca Petrucci. I volantini sono stati rinvuniti nei giorni scorsi, a Varese, e in alcuni paesi del circondario. Le minacce erano firmate “G.a.p. Insubri d’Insubria”  e “Gruppo Alternativi Padani”, e oltre a invitare ad azioni di sabotaggio con colla e puntine, rami secchi e cera, se la prendevano con l’imborghesimento centralista della Lega Nord, e contro i vertici dell’ospedale di Varese, addirittura chiedendo la rimozione di un primario.

Una vicenda bizzarra, questa del potenziale “vandalo in tonaca”, che fa il paio con i "vandali in toga" dei gironi scorsi: gli avvocati interrogati per il danneggiamento dei ciclisti leghisti di Buguggiate.  Secondo gli inquirenti, poteva però destare qualche preoccupazione, tanto che la perquisizione effettuata dalla Digos è stata decisa proprio alla vigilia della cerimonia inaugurale. La polizia sta adesso cercando di capire se i sedicenti padani insubri anti-lega esistano davvero, o  se si tratti del gesto di un isolato. Quel che è certo, è che la polizia ha trovato la matrice di uno dei volantini diffusi, a casa del sacerdote. In un foglio ha rinvenuto anche un appunto per ordinare altri mille volantini a una stamperia, con tanto di prezzo. “Un’azione preventiva per evitare altri guai” ha commentato il procuratore capo, Maurizio Grigo. La questura rimane in allerta. Quanto al movente politico dell’azione, gli inquirenti sono portati ad escluderlo, almeno fino a prova contraria. L’indagine, invece, continua sul versante delle accuse all’ospedale di Varese: dietro l’astio nei confronti dei camici bianchi ci sarebbe un trascorso personale, i cui contorni sono però ancora tutti da definire. Il prete scriveva lettere contro l’ospedale, almeno da giugno, ed è adesso indagato per istigazione a delinquere e procurato allarme.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 23 Settembre 2008
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.