In più di trecentomila sul percorso per la domenica mondiale

Un bimbo di tre anni morsicato da un cane, un altro caduto dalle braccia di papà, qualche svenimento. Nulla di grave per una giornata normale, figuriamoci in un contesto come quello di Varese nel gran finale dei mondiali di ciclismo. Una stima delle visite in città è difficile da compiere, ma il dato stimato dall’organizzazione parla di  350 mila persone che hanno seguito la gara nella giornata di domenica. Un gran daffare per la macchina dei soccorsi, impegnata in numerosissime postazioni appiedate lungo il percorso e con altrettante ambulanze 118 poste nei punti chiave della città, primo fra tutti l’ippodromo trasformato in cycling stadyum.
«Abbiamo lavorato in perfetta armonia e fianco a fianco con le forze dell’ordine e la protezione civile – spiega al telefono Claudio Mare, il responsabile del 118 di Varese – garantendo il servizio sanitario d’urgenza ai cittadini e a quanti si sono recati a Varese per seguire gli eventi sportivi». Uno sforzo organizzativo non solo per la giornata di domenica, ma che si è spalmato sull’intera settimana mondiale dove secondo gli organizzatori sono arrivati in provincia di Varese oltre 650.000 persone per seguire il mondiale.

"Chi non ha potuto assistere allo spettacolo iridato direttamente dalle tribune del Cycling Stadium – si legge in una nota diffusa in serata dall’organizzazione – , dalla Salita dei Ronchi o dagli altri punti del percorso, ha seguito l’evento in televisione. Per tutta la settimana, cerimonia inaugurale compresa, Varese 2008 ha registrato buoni dati d’ascolto.

L’interesse per Varese 2008 si misura anche attraverso il numero dei giornalisti accreditati. 1132 tra stampa (387), fotografi (130), radiotelevisioni (139) e siti internet (54). Nessun Mondiale ha mai avuto un numero così elevato di accreditati ancor prima dell’inizio della kermesse iridata".