Una serata con il PD per seguire le elezioni americane

Riceviamo e pubblichiamo

Martedì 4 Novembre la storia incrocia uno snodo fondamentale. Il voto degli Stati Uniti potrebbe introdurre novità importanti sulla scena mondiale, e l’attesa verso questo momento è grande, così come è forte la speranza nella vittoria di Barack Obama. A partire dalle 21 di martedì 4 il Partito Democratico di Varese organizza nella sede provinciale di Viale Monte Rosa una serata dedicata alle elezioni americane, nella quale saranno illustrati i meccanismi del voto, le ultime notizie e i sondaggi finali. La parte introduttiva sarà curata da Andrea Mollica, portavoce del Pd di Luino e collaboratore di alcune riviste online di approfondimento politico. Durante l’iniziativa sarà offerto un aperitivo a tutti i presenti, e a questo proposito il PD di Varese invita tutti coloro che sono interessati a partecipare alla serata a portare qualcosa da bere o da mangiare, da condividere insieme agli altri. Dalle 23 saranno proiettate le immagini della CNN e delle televisioni italiane, che racconteranno gli ultimi momenti delle elezioni prima dell’apertura delle urne e lo svolgersi dello scrutinio. Il PD di Varese vuole condividere insieme ai cittadini della nostra Provincia gli ultimi, palpitanti momenti della sfida di Barack Obama. La serata sarà dunque un’occasione irripetibile da condividere insieme a tutti coloro che auspicano l’arrivo di una svolta che chiuda definitivamente la brutta pagina di storia scritta dall’Amministrazione Bush. I Democratici di Varese invitano tutti i cittadini interessati alla politica internazionale, gli ammiratori degli Stati Uniti e i supporter di Barack Obama a condividere insieme a noi la notte nella quale si sceglie l’uomo più importante del mondo. 

LE ELEZIONI AMERICANE

Martedì 4 Novembre i cittadini americani voteranno per eleggere il 44esimo presidente degli Stati Uniti e per rinnovare Camera e Senato. La scelta del Presidente avviene in base al meccanismo del Collegio Elettorale, composto da 538 Grandi Elettori. Ogni Stato ha un numero di Voti Elettorali proporzionale alla sua popolazione, e il vincitore dovrà accumulare almeno 270 Voti Elettorali per poter accedere alla Casa Bianca. A circa un mese dalle consultazioni i Grandi Elettori di ogni Stato saranno chiamati a esprimere il proprio voto sulla base dei risultati elettorali. Le elezioni americane sono disciplinate dalla regola del “winner takes all”: colui che prende più voti nel collegio elettorale, il distretto del Congresso oppure uno dei 50 Stati della Federazione, diventa il vincitore. Il meccanismo elettorale per la scelta del Presidente permette la possibile sconfitta del vincitore del voto popolare nel Collegio Elettorale. Nella storia americana tre volte è diventato presidente il candidato sconfitto nel voto su base nazionale. La prima volta è successo nel 1876, poi nel 1888 e infine nel 2000, quando per meno di 600 voti in Florida Bush entrò alla Casa Bianca nonostante prese 500 mila voti in meno di Al Gore. Dopo 48 anni un rappresentante del Senato americano diventerà presidente: l’ultimo senatore diventato il capo dell’Amministrazione statunitense è John Fitzgerald Kennedy. La tornata elettorale del 2008 ha stabilito il record di raccolta fondi della politica americana, così come sono stati battuti i record di spesa fissati nel 2004. Nel solo mese di ottobre Barack Obama ha investito duecento milioni di dollari in spot elettorali, grazie anche all’incredibile cifra di 150 milioni di dollari ricevuta dai suoi sostenitori nel mese di settembre. Secondo gli ultimi sondaggi i Democratici dovrebbero confermare la loro maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e al Senato, mentre gli Stati decisivi per l’elezione del presidente saranno Colorado, Florida, Pennsylvania, Ohio e Virginia.