Da striscioni pubblicitari a borse pop: la nuova vita dei Rifiuti Mondiali

L'idea nata da due giovani grafici varesini e dall'assessorato all'ambiente della Provincia di Varese

Li abbiamo visti per una settimana tappezzare le transenne della Varese mondiale, magari ci siamo anche domandati che fine avrebbero fatto, o zitti zitti ce ne siamo portati via uno.

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Gli striscioni mondiali sono diventati borse 4 di 9

Quegli striscioni pubblicitari che hanno riempito Varese, però, per una volta non sono diventati carta da macero. Sono diventati invece una borsa della spesa pop, grazie all’idea di due giovani grafici varesini e all’entusiasmo dell’assessorato all’ambiente della Provincia di Varese, che all’idea proposta da Alessandro Garlandini e Stefano Castiglioni hanno contribuito attivamente, si potrebbe dire fisicamente: «Non è stato facile recuperare il “materiale” – ha spiegato la dirigente dell’assessorato, Susanna Capogna – Primo, perchè avevamo pochissimo tempo dalla chiusura dei mondiali fino al momento in cui diventavano ufficialmente rifiuti. Secondo, perchè in parecchi se le stavano già portando via: in particolare quelli di Varese Land of Turism e Husqvarna, striscioni davvero saccheggiati come souvenir dagli appassionati. Per questo ci siamo messi materialmente noi a staccarli per metterli da parte. E dobbiamo anche ringraziare l’assessorato alla viabilità che ci ha prestato, per l’occasione, 2 camioncini e 2 cantonieri a darci una mano».

Il risultato è semplicemente delizioso, specie per cacciatori di gadget: delle borse della spesa in TNT del tutto uniche, non foss’altro per il fatto che non c’è un avanzo uguale all’altro.  Per il momento sono 2000 pezzi commissionati al Vespaio – questo il nome dello studio dedicato alla creazione di “gadget sostenibili” che i due ragazzi che ora stanno già pensando di creare, tant’è che hanno già un loro sito in arrivo: www.ilvespaio.eu – e realizzati da una azienda specializzata: ma c’è già chi scommette ad una “seconda edizione” dei gadget, con il (tanto) materiale rimasto.

«Per quanto riguarda noi, abbiamo fra poco un’occasione post-mondiale, e siamo intenzionati ad usare questa borsa come contenitore dei libri sui mondiali che distribuiremo ai 150 ospiti» ha spiegato Renzo Oldani (nella foto con Susanna Capogna), vicepresidente di Varese2008.

«Una borsa che non solo è contenitore, ma è anche contenuto – ha sottolineato l’assessore all’Ecologia, Luca Marsico – perchè è un ricordo, e anche un riutilizzo intelligente di risorse che tutti finora hanno considerato rifiuti». E che invece potrebbe trasformarsi in un interessante business, in una nuova forma di merchanidising molto più al passo con questi tempi ambientali e risparmiosi. «Per parte mia, mi preoccuperò di far conoscere agli organizzatori del Giro d’Italia questa idea varesina: è un modo promettente per  riutilizzare un po’ del tanto materiale che ogni corsa lascia – ha segnalato Oldani – Sono convinto ne saranno molto interessati».

Un’idea originale, ma soprattutto un sistema per contribuire al raggiungimento del famoso limite del 65% per cento della raccolta differenziata, visto che solo gli striscioni della Tre Valli varesini hanno prodotto circa 10 metri cubi di rifiuti: «Alla fin fine, è il nostro obiettivoè questo. E se è raggiunto con un’idea simpatica, tanto meglio» assicurano dall’assessorato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Novembre 2008
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