Ciclisti padani: prima dell’ultimo atto si scopre che sono “abusivi”

Il consiglio comunale deciderà venerdì 28 novembre che fine debbano fare le "opere" di Giuseppe Leoni. Il consigliere del Pd Colombo attacca: "Dovevano toglierle due mesi fa"

Ciclisti padani, forse siamo all’ultimo atto. Venerdì 28 novembre la questione tanto discussa e sviscerata in maniere diverse e a volte pittoresche arriva in consiglio comunale: l’assemblea cittadina dovrà decidere cosa fare delle “opere” d’arte made in Giuseppe Leoni raffiguranti lo stesso senatore leghista insieme ad altri otto tra parlamentari e notabili locali del Carroccio. Numerose le ipotesi in cantiere (come evidenziato dalla pioggia di commenti arrivati a VareseNews), tra le quali due o tre sembrano prevalere: o metterle all’asta e devolvere il ricavato in beneficenza, o aggiungere ai nove padani altre figure di politici varesini oppure restituire dietro pagamento di un obolo da stabilire (anche questo da devolvere in beneficenza) ad ogni politico leghista la propria immagine sagomata. Deciderà il consiglio comunale come detto, ma i ciclisti padani non finiranno certo di far discutere. Ad aggiungere un interessante argomento è Beppe Colombo, uno dei due esponenti del Pd nell’assemblea civica buguggiatese: scartabellando tra le carte ha infatti scoperto con sorpresa che la delibera del sindaco Alessandro Vedani che ha dato il via libera all’installazione è scaduta da due mesi giusti giusti. Il documento infatti permetteva di lasciare le sagome dal 15 agosto al 28 settembre: «Nessuno ha richiesto deroghe o slittamenti per lasciarle sulla rotonda – commenta Colombo -: sono di fatto abusive. Se un privato avesse fatto una cosa del genere avrebbe preso una multa presumibilmente salata. La legge va fatta rispettare e il Comune dovrebbe dare l’esempio». Allarga le braccia il primo cittadino: «Definirle abusive mi sembra esagerato – spiega Vedani -. C’è stata una sorta di prorogatio legis tacita in attesa che il consiglio comunale decidesse: non mi sembra una cosa gravissima e non credo ci possano essere sanzioni». 

Sul destino delle “opere” dei ciclisti padani, Colombo ha una sua idea precisa: «Per me dovrebbero riprendersele i personaggi raffigurati nelle sagome – commenta -: il ricavato potrebbe andare a finanziare in parte la ristrutturazione della chiesa di Buguggiate, per cui i lavori stanno per cominciare, o ad altre associazioni benefiche. L’importante è che da lì spariscano in fretta». Non vuole prendere posizione Vedani: «Deciderà il consiglio comunale – spiega il sindaco -: ne hanno parlato tutti e sono diventate un simbolo andato oltre il suo senso iniziale. Per me potrebbero andare all’asta, anche se mi piacerebbe vedere una rotonda con tutti i parlamentari varesini rappresentati, una sorta di emblema della politica antidemagogia: è un cerchio, non ci sarebbero primi o secondi. Non ne faccio però una questione fondamentale».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Novembre 2008
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