Il Pontemagico un premio da fiaba

Una formula ormai consolidata, un premio letterario che segna un successo crescente di spettatori e partecipanti. La cultura in provincia si organizza

Qual è il segreto del concorso letterario il Pontemagico? Forse la formula. Forse la capacità di coalizzare le forze del territorio. Forse l’oggetto del premio stesso, ovvero la fiaba. Sta di fatto che ogni anno in occasione della premiazione la palestra di Lavena Ponte Tresa è gremita di persone, oltre settecento spettatori che partecipano con un entusiasmo "inusuale" per un evento culturale.
Quest’anno il pubblico ha applaudito Annalisa Ferrari: la scrittrice vincitrice della sesta edizione del Pontemagico. La favola che si è aggiudicata il primo premio (mille euro) ha come protagonista Maria Dell’Orto, una signora che vive nel retrobottega di un negozio di caramelle, la cui quotidianità viene sconvolta dall’arrivo di quattro strani personaggi, che poi si scoprirà essere le quattro stagioni. Proprio le stagioni costituivano il tema portante dell’edizione 2008 del Pontemagico. Un argomento che è stato sviluppato con originalità, fantasia ma anche impegno sociale dagli oltre duecento autori che hanno partecipato al concorso. Due giurie di lettori esperti – la prima composta da Nicoletta Romano di Rotonda e la seconda formata da Alice Bigli, Ketty Fusco, Patrizia Tomassini Cappelani e Mauro Raffo della Porta – hanno selezionato attentamente i vari racconti, decretando i vincitori.

Il primo premio di mille euro è stato vinto, come ricordato, da Annalisa Ferrari, già seconda nel 2005. La giovanissima Mara Callegaro – quattordicenne studentessa del liceo artistico – si è classificata alle spalle della Ferrari, aggiudicandosi il premio di 600 euro con una fiaba ambientata su un singolarissimo treno chiamato «stagioni express». Al terzo posto (300 euro) Ludovica Mazzucato con la storia di Formichino: un bimbo che riesce ad imparare la lezione di scienze sulle stagioni grazie all’incontro con un anziano grillo. Quindi, Rosanna Calabrò (quarta) e Noemi Sara Esposito Maiello (quinta) si sono aggiudicate rispettivamente un abbonamento al Piccolo Teatro di Milano e un «week end di primavera» in una città italiana. Il premio speciale della critica è andato a Giuseppe Fedele, mentre quello offerto da Ergasterio Officina d’Arte è stato vinto da Nicoleta Roxana Costrasel. La serata, presentata da Patrizia Rigamonti – presidente della commissione cultura del Comune di Lavena Ponte Tresa – e da Filippo Brusa, ha ospitato il violinista Robert Gorick che ha interpretato le Quattro Stagioni di Vivaldi. L’attrice Silvia Sartorio ha interpretato con grande bravura i racconti finalisti riuscendo ad arrivare al cuore degli spettatori a cui ha trasmesso intense emozioni. Commovente il ricordo di Costantino Lazzari, scrittore recentemente scomparso, che ha partecipato al Pontemagico in qualità di giurato nell’edizione 2006. L’anno della svolta per il premio letterario che, proprio nel 2006, ha deciso di dedicarsi al genere letterario principe della narrativa per l’infanzia: la fiaba. Una scelta coraggiosa che costituiva, quasi, una vera e propria sfida. Che è stata vinta dagli organizzatori, capaci di coinvolgere un folto numero di scrittori e di catturare anche un vasto pubblico. Oltre che di richiamare artisti di fama come Massimo Carlotto, Ricky Gianco e Andrea Vitali.

Il Pontemagico rappresenta, dunque,  un esempio da seguire. L’idea di un festival dedicato alla fiaba mancava in Italia e il vuoto è stato colmato attraverso iniziative dense di originalità e significato. Così il Pontemagico si è dilatato nell’arco delle stagioni creando eventi ad hoc per valorizzare la fiaba, coinvolgere i bimbi e richiamare gli adulti. La fiaba in rosa, dedicata al Giro d’Italia, ha coinvolto con successo le scuole tresiane. Allo stesso modo, la notte bianca della fiaba ha coinvolto tanti bimbi che, insieme, hanno letto la meravigliosa storia della Gabbianella e del Gatto di Luis Sepúlveda.

La verità è che il Ponte Magico funziona perché ha dietro un progetto culturale che ha come centro propulsore il "pubblico", inteso come amministrazione comunale. A sancire questa "santa alleanza" tra amministratori pubblici e cultura c’è anche un libro-antologia che raccoglie i migliori racconti delle prime cinque edizioni del concorso: Pontemagico – Cinquanta Racconti Del Primo Lustro 2003-2007. Un’opera importante curata dal giornalista e filologo Filippo Brusa e edita dalla Nuova Editrice Magenta. Nella prefazione scritta da Pietro Roncoroni, il sindaco di Lavena Ponte Tresa, si leggono queste parole: «La definizione Pontemagico mi ha sempre ricordato la magia che il nostro ponte sulla Tresa – che lega e collega due stati – ha sempre saputo dare nel corso della storia: oltrepassarlo ha rappresentato negli anni della guerra la vita per fuggiaschi ed ebrei, poi, negli anni successivi, il lavoro e con esso la fatica, ma anche la fortuna e la soddisfazione economica. Oggi il ponte rappresenta anche il dubbio e l’incertezza verso il futuro, il problema della viabilità, ma anche una bella sfida che, con un po’ di magia, darà grandi soddisfazioni a chi saprà interpretarla e ai nostri cittadini».

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Pubblicato il 01 Dicembre 2008
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