Nascono i negozi per far rinascere i paesi

Presentato il progetto dei "Negozi Polifunzionali" che vede 7 paesi pilota: Brinzio, Besano, Veddasca, Castelveccana, Sacro Monte, Cremenaga e Osmate

Li chiamano “Negozi Polifunzionali” ma li potremmo chiamare “le posterie del tremila”: negozi che offrono prodotti ma assicurano anche servizi essenziali e creano comunità.
Ed erano scomparsi da anni, fagocitati dalla grande distribuzione e da una vita che si “urbanizza” sempre di più.
Ora invece, con l’aiuto di un progetto che coinvolge Camera di Commercio e Regione Lombardia – in collaborazione con Provincia, Uniascom e Confesercenti – tornano nel territorio della provincia di Varese con l’intento di fornire un supporto concreto alla rinascita delle zone marginali del territorio. E con una veste decisamente più da “terzo millennio”.

Per ora si tratta di sette esercizi commerciali – alcuni già operativi ma non nella forma “completa”, altri ancora da inaugurare – distribuiti sul territorio provinciale nelle parti più difficili, soprattutto nella zona da Varese in su: Brinzio, Besano, Veddasca, Castelveccana, Sacro Monte, Cremenaga e Osmate. Sono negozi di piccola-media dimensione (circa 150, 200 metri quadrati) aperti al pubblico spesso con orari prolungati (per tutti vale dal lunedì al sabato con orario continuato, per Veddasca – e in occasione di eventi, anche Brinzio – l’orario si allunga con l’aggiunta della domenica mattina.

Sono negozi che non vendono solo beni ma anche servizi: i beni sono ovviamente quelli di prima necessità cui si possono aggiungere i giornali e i tabacchi oltre ai prodotti locali, soprattutto quelli alimentari e l’oggettistica artigianale. I servizi invece possono essere molteplici e sono pressocchè tutti legati al collegamento internet, che tutti hanno: da quelli informativi, legati all’attività turistica, a quelli di interfaccia con la pubblica amministrazione. E tra i servizi della Pubblica Amministrazione avviati ci sono quelli anagrafici della Camera di Commercio, per esempio il rilascio di visure, e quelli informativi della Provincia. Inoltre, il negozio polifunzionale è anche punto d’accesso per l’utilizzo della Carta Regionale dei Servizi.

«I negozi polifunzionali, coniugando tradizione e innovazione – sottolinea Bruno Amoroso, presidente della Camera di Commercio -, si candidano a diventare un punto di riferimento per la collettività locale. Si vuole sia soddisfare le esigenze della popolazione residente, soprattutto quella meno mobile, sia rendere più vivace ed attraente le località che ospitano questi negozi polifunzionali attraverso al promozione delle bellezze naturali e storiche del territorio circostante».

«Questo progetto è nato da un viaggio in treno tra me e il professor Alberto Bramanti (nella foto), che stava conducendo un’indagine per Camera di Commercio sulla situazione commerciale in provincia: ci si è detti cosa si sarebbe potuto fare ed ecco qui, il progetto concretizzato» spiega Ferruccio Maruca rappresentante della Regione Lombardia «Un progetto realizzato con un metodo che la Regione sta mettendo in pratica da diversi anni con successo: metter su uno stesso tavolo soggetti diversi per iniziative comuni. Anche negozi polifunzionali è nato così, e sio è riuscito a raggiungere un risultato che inizialmente mi sembrava impossibile».

Con i rappresentanti di Regione e Camera di Commercio, c’erano anche l’assessore provinciale De Bernardi Martignoni e i rappresentanti di Confesercenti (il presidente Cesare Lorenzini) e di Uniascom (con il rappresentante in consiglio camerale Aurelio Personeni). E, anche i sette “coraggiosi” commercianti, che hanno in molti casi cambiato lavoro o città per fare quello che, prima ancora che un lavoro imprenditoriale nel commercio,considerano un lavoro al servizio delle comunità che scompaiono.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2009
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