Palazzo Estense è in trattativa per uscire dai derivati

Il comune di Varese sta pensando di sbarazzarsi di tutti i titoli in derivati, e sta trattando con la banca Bnp Paribas una via d’uscita, per quanto possibile onorevole, dall’operazione. La giunta ha dato mandato all’assessore Ciro Grassia, fedelissimo del sindaco, di condurre la trattative con l’istituto, e appena sarà raggiunto un accordo sarà lui stesso ad annunciarlo. Si tratta di un cambio di strategia  rispetto a quanto aveva dichiarato l’amministrazione qualche mese fa, quando lo stesso Grassia spiegò che la penale per l’uscita dai derivati (4 milioni e 800mila euro) sarebbe stata troppo alta e poco conveniente rispetto alle perdite stimate e c’era inoltre la possibilità che il Governo facesse un decreto per aiutare gli enti locali

In effetti, Palazzo Estense, dal 2002 aveva guadagnato circa un milione di euro dalla cosiddetta operazione Swap, a fronte di una perdita di soli 112mila euro. Ma a novembre il comune ha raddoppiato lo stanziamento con altri 212mila euro inseriti in una variazione di bilancio. E forse le previsioni non era così buone. Fino ad oggi, la perdita del comune è ben altra cosa dai crack paventati in altri comuni italiani, ma a Palazzo Estense hanno lo stesso deciso di rinegoziare l’eventuale penale da pagare alla banca francese in caso di recesso. Le trattative sono arrivate a buon punto, ma rimangono per il momento private.