Grossa frana alla Folla di Malnate
Sepolte quattro auto nel posteggio di un ristorante in via Fiume. Intervengono i vigili del fuoco di Varese
Sotto la pioggia a dirotto frana un costone di collina alla Folla di Malnate, lungo via Fiume, nel posteggio di un ristorante, il Crotto Valtellina, situato in una cava dismessa di arenaria. È successo venerdì sera, i Vigili del fuoco di Varese chiamati all’intervento sono usciti verso le 22 e rientrati poco dopo le 23. Limitata l’entità del crollo che comunque ha sepolto quattro automobili posteggiate. Si è provveduto a estrarre le automobili dalla massa di terriccio fangoso e piante crollata (nella foto scattata da Salvatore Porcu), alcune decine di metri cubi di materiale, delimitare e mettere in sicurezza l’area. Sul posto anche i carabinieri di Malnate. Con ogni probabilità saranno interessati i tecnici comunali per valutare l’entità del problema e gli eventuali rischi ulteriori per la zona. La vicinissima via Fiume è un’arteria strategica: si tratta della provinciale che dal fondovalle Olona si dirama verso il frequentatissimo valico confinario del Gaggiolo. La strada non è interessata dal movimento franoso e resta transitabile.
Si conferma dunque una certa tendenza del territorio varesino al dissesto idrogeologico, in occasione di importati e prolungate precipitazioni. Se in anni passati il caso più clamoroso, e tecnicamente complicato, era stato quello della frana di Cremenaga del 2002, con il paese praticamente isolato per quattro anni fino alla riapertura della provinciale 61, un caso recente e dovuto alle forti piogge dell’autunno scorso è stato quello di Gorla Minore. La locale provinciale 21 è stata riaperta pochi giorni or sono a senso unico, con la possibilità risalire verso l’abitato. Quanto alle piogge di questo venerdì, finora non si segnalano particolari interventi oltre quello di Malnate – attenzione viene posta per situazioni locali, ad esempio quella di Cassano Magnago, dove è vivo il ricordo dei danni provocati in passato da Rile e Tenore, tuttavia le opere a monte realizzate nel frattempo e le vasche di laminazione dovrebbero limitare i rischi. Quanto al livello del Lago Maggiore, al momento è sessanta centimetri sopra la media ma l’incremento non sembra tale da destare preoccupazione.
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